Dal 5 dicembre 2024 al 21 aprile 2025, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo ospita la mostra “Neo Pop: Perenne Metamorfosi di un Mito”, un’esposizione collettiva che riunisce 15 artisti internazionaliper esplorare le infinite declinazioni del movimento Neo Pop. Curata da Giorgio Chinea Canale, questa rassegna si snoda attraverso due piani del museo, offrendo un’immersione nell’universo di una corrente artistica che continua a reinventarsi con vitalità, ironia e una sorprendente complessità formale.
Il Neo Pop nasce come erede e trasformazione della Pop Art, incorporando non solo i suoi codici visivi, ma anche il suo spirito critico e il dialogo tra cultura alta e bassa. Questa mostra cattura le molteplici sfaccettature di un’estetica che si nutre di rimandi ai linguaggi popolari – dal cinema ai fumetti, dai videogiochi alla moda – senza trascurare riferimenti colti alla tradizione accademica e alla storia dell’arte. Gli artisti selezionati attraversano generazioni diverse: dai pionieri della fine degli anni ’80, come Marco Lodola e Gianni Cella, fino a interpreti più giovani come Waro ed ERK14, passando per figure centrali del panorama contemporaneo come Giuseppe Veneziano, Laurina Paperina e Tomoko Nagao.
Il percorso espositivo si apre con le opere di Marco Lodola, maestro delle sculture luminose, che trasformano la luce in un medium narrativo capace di sintetizzare l’immaginario pop con essenzialità ed energia. Accanto a lui, Gianni Cella propone un linguaggio satirico e dissacrante, in cui la critica sociale e politica si mescola a un’ironia giocosa. Entrambi sono stati protagonisti di una fase storica in cui la Pop Art veniva riscoperta e reinterpretata attraverso il filtro della cultura televisiva e musicale degli anni ’80.
Un altro pilastro della mostra è Giuseppe Veneziano, noto per la sua abilità nel combinare il linguaggio classico con temi e simboli della contemporaneità. Le sue opere sono dialoghi aperti tra passato e presente, in cui il mito si deforma e si rigenera in un perpetuo gioco di contrasti. Laurina Paperina, invece, abbraccia il mondo dei fumetti e dei videogiochi per creare universi paralleli intrisi di humor e critica. Con il suo stile distintivo, Francesco De Molfettaesplora i vizi e le virtù della società contemporanea attraverso opere dense di sarcasmo e cortocircuiti visivi, mentre Pao, portando la sua matrice street e surrealista, gioca con la metamorfosi delle forme e delle funzioni, costruendo mondi in continua evoluzione.
Tra i protagonisti più giovani, spiccano Waro ed ERK14, interpreti di un Neo Pop che guarda al futuro. Waro popola il suo immaginario con gli Yu, umanoidi modulabili che evocano una visione urban e mistica dell’umanità, mentre ERK14 esplora il caos apparente degli oggetti quotidiani per svelarne una logica surrealista, in cui il dettaglio diventa protagonista.
La mostra si arricchisce di una dimensione internazionale grazie a Tomoko Nagao, che dal Giappone porta un’estetica stratificata, vicina al Superflat e caratterizzata da una satira pungente. Gabriel Ortega, invece, traduce il suo mondo attraverso visioni paradisiache e dorate, raccontando storie che fondono elementi mitologici e spirituali. Dalla Spagna, Albert Pinya aggiunge una nota ludica e dinamica, con opere che attingono a cartoni animati, film e letteratura per creare un universo fantastico e poetico.
La mostra rappresenta un’occasione per riflettere sulle trasformazioni del Neo Pop nel corso del tempo. Questo movimento, nato come risposta all’accelerazione visiva e culturale degli anni ’80 e ’90, ha saputo adattarsi alle dinamiche contemporanee, mantenendo la capacità di dialogare con un pubblico ampio e diversificato. La forza del Neo Pop risiede nella sua capacità di fondere linguaggi apparentemente opposti – popolare e colto, ironico e serio – in un’estetica inclusiva e accessibile, senza mai rinunciare alla complessità.
“Neo Pop: Perenne Metamorfosi di un Mito” non è solo una celebrazione di questa corrente, ma una dimostrazione della sua vitalità continua. Gli artisti in mostra offrono visioni che spaziano dalla nostalgia per il passato alla proiezione verso futuri immaginari, rivelando come il Neo Pop resti una lente privilegiata per leggere e interpretare il nostro tempo. Nell’ambientazione suggestiva di Cortina, la mostra diventa un’esperienza immersiva che invita il visitatore a scoprire l’ironia, i colori e le narrazioni di un’estetica in continua trasformazione.