Dall’8 febbraio 2025, il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci riapre al pubblico dopo la consueta pausa invernale, celebrando il decimo anniversario dalla sua apertura con un’innovativa iniziativa di digitalizzazione. Il complesso di Fontanellato (PR), nato da una promessa fatta nel 1977 allo scrittore Jorge Luis Borges, si conferma un luogo unico che combina arte, natura e cultura in un’esperienza immersiva. Concepito come un borgo reale e immaginario al tempo stesso, il Labirinto accoglie oltre 300.000 piante di bambù di 20 specie diverse, collezioni d’arte e librarie, spazi gastronomici curati dallo chef Andrea Nizzi, e due eleganti suites per il pernottamento.
In occasione di questo importante traguardo, il Labirinto lancia un progetto di digitalizzazione del patrimonio, reso possibile grazie ai fondi dell’Unione Europea – NextGenerationEU, nell’ambito del PNRR per la transizione digitale dei settori culturali. Il progetto, sviluppato in collaborazione con Spazio Geco Società Cooperativa, punta a rendere l’esperienza di visita più inclusiva e accessibile, con particolare attenzione per le persone con disabilità motorie e visive.
La nuova infrastruttura digitale si articola in due aree principali: il potenziamento dell’esperienza in loco e l’accessibilità a distanza. In loco, i visitatori troveranno “totem interattivi” dotati di mappe tattili e codici QR, attivabili tramite la nuova APP “Labirinto della Masone”, scaricabile su dispositivi Apple e Android. L’APP offrirà tre percorsi narrativi distinti: “Un editore e il suo labirinto,” “Arte e bambù” e “Le sfide del Signor Curatore”, proponendo contenuti multimediali tra testi, audio e video per garantire un’esperienza accessibile a tutti. Per una maggiore fruibilità, l’APP sarà dotata di un plug-in di accessibilità, che consentirà di personalizzare font, dimensioni e contrasti di colore.
Per chi non può visitare il Labirinto fisicamente, sarà disponibile un tour virtuale interattivo tramite il sito web ufficiale, che offrirà la possibilità di esplorare il parco e le collezioni d’arte attraverso contenuti digitali avanzati e partecipare a eventi in live streaming.
Oltre al progetto digitale, il Labirinto della Masone si prepara a un ricco programma culturale per il 2025. A partire dal 28 febbraio, si inaugurerà il ciclo di incontri “ORA D’ARTE. Salotti contemporanei per spiriti curiosi”, curato in collaborazione con Stefano Salis, dedicato alla riscoperta di storie e personaggi della cultura contemporanea. Dal 29 marzo al 13 luglio, sarà inoltre visitabile la mostra “Da Serafini a Luigi. L’uovo, lo scheletro, l’arcobaleno”, dedicata all’artista Luigi Serafini, celebre per il suo enigmatico Codex Seraphinianus, pubblicato per la prima volta proprio da Franco Maria Ricci nel 1981.
Con questa nuova stagione, il Labirinto della Masone si conferma non solo un capolavoro di design e paesaggismo, ma anche un laboratorio di innovazione culturale, in grado di unire tradizione e tecnologia, accessibilità e bellezza.