A Milano l’installazione site-specific “Il labirinto invisibile”

Courtesy Spazio Leonardo

Spazio Leonardo presenta “Il labirinto invisibile”, secondo appuntamento della sua programmazione artistica annuale.

Il labirinto invisibile è un’installazione site-specific ideata dal coreografo Riccardo Buscarini e dall’artista Francesca Lando di Immuto, che trasformerà per tre mesi lo spazio in un percorso da vivere ed esplorare.

Che traccia hanno lasciato le restrizioni e il distanziamento sociale degli ultimi tempi sul modo in cui ci relazioniamo gli uni agli altri e come ci stiamo adattando a questi cambiamenti? Quali riflessioni è necessario fare riguardo alla nostra socialità? Come possiamo ripensare il “fare cultura” e in quali spazi, modalità e contesti? 

Il labirinto invisibile è un’installazione che sembra riaffiorare dal passato per farsi di nuovo esplorare, reinterpretando in un tracciato ludico di avvicinamenti e distanziamenti la sfida che i nostri rapporti interpersonali stanno vivendo in questo momento storico e il nostro desiderio di ricostruirli. 

Il labirinto assume dunque il significato di luogo ambiguo dove confondersi, perdersi e ritrovarsi; un luogo fisico, sociale e spirituale che si trasforma da ostacolo in stimolo per l’individuo. Come in un labirinto di specchi a cui sono state tolte le pareti, nel percorso de Il labirinto Invisibile l’uno si trova riflesso nell’altro. Attraverso i meandri e lo sguardo del singolo, l’identità si trasforma gradualmente in collettività.

Un’idea originariamente pensata per piazze e altri spazi di aggregazione esterni in questa occasione viene estesa alla socialità in trasformazione degli spazi di lavoro, tra distanziamento sociale e smart working. I visitatori, clienti, collaboratori e dipendenti dell’azienda sono chiamati a percorrere il labirinto, sperimentandone entrate, uscite, possibili deviazioni e incontri. 

L’installazione è accompagnata da un video ideato da Riccardo Buscarini in collaborazione con Matteo Rapalli e Fausto Mazza in cui le danzatrici Melania Pallini e Laura Gazzani attivano il labirinto attraverso una coreografia ispirata dal suo percorso. 

Cover Photo Credits: Installazione, ph. credits Henry Vogt

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

La Musa surreale, Alessandra Redaelli racconta Gala Dalì in prima persona nel suo nuovo libro

Nel libro La musa surreale, Alessandra Redaelli ripercorre, attraverso la voce della stessa protagonista, la vita della musa di Salvador Dalì, non solo come compagna del celebre pittore, ma come una figura indipendente, capace di determinare il proprio destino.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno