Roma si prepara ad accogliere l’ottava edizione di Fotonica Festival, un appuntamento che si conferma tra i più rilevanti nel panorama internazionale delle Audio Visual Digital Arts. Dal 13 al 21 dicembre 2024, la Capitale si trasforma in un teatro della sperimentazione visiva e sonora, dove arte, tecnologia e luce si intrecciano per dare vita a un’esperienza immersiva e multisensoriale.
Quest’anno, la manifestazione si arricchisce di una novità straordinaria: il Chromosphere Dome, un’installazione avveniristica nel quartiere Alessandrino. Questo spazio, concepito come una cupola di ultima generazione, solitamente impiegata nei planetari, permette al pubblico di immergersi completamente in proiezioni a 360 gradi, dove immagini e suoni si fondono in una dimensione senza confini. È un luogo che esalta l’essenza stessa di Fotonica: un laboratorio di creatività, capace di amplificare i confini del reale grazie alle possibilità offerte dal digitale.
La programmazione di quest’anno ospita 71 artisti e artiste provenienti da 19 paesi, a testimonianza della portata globale del festival. Si tratta di un dialogo tra linguaggi e culture diverse, dove ogni performance e installazione è un invito a esplorare futuri possibili, a riflettere su temi come l’equilibrio tra sostenibilità e innovazione, e a immergersi in scenari che spaziano tra futurismo e distopia. Fotonica riesce a creare una sinergia unica tra sperimentazione e fruibilità, aprendo le sue porte tanto agli appassionati di arti digitali quanto a un pubblico curioso e variegato, inclusi i più piccoli.
Uno dei momenti più attesi del festival sono le performance audio-video dal vivo, in cui artisti di fama internazionale spingono al massimo le possibilità tecniche ed estetiche del digitale. Tra i protagonisti spiccano Lydia Yakonowsky (Canada), con le sue atmosfere ipnotiche e surreali, e Konx-om-Pax (Regno Unito), il cui lavoro combina grafica 3D e sound design in un’esperienza di pura sinestesia. Queste performance, che si svolgeranno nei fine settimana del festival, rappresentano un apice emotivo e visivo che cattura l’essenza di Fotonica: un incontro tra arte e tecnologia, tra reale e virtuale.
Particolare attenzione è stata data alla sostenibilità e al ruolo delle arti digitali nel sensibilizzare il pubblico su tematiche ambientali. Il 14 dicembre, un talk intitolato “Amplifying Sustainability”, curato da Nuva, esplorerà l’impatto ecologico delle arti performative e proporrà strategie innovative per ridurre l’impronta ambientale degli eventi artistici. È un esempio di come Fotonica non si limiti a celebrare l’estetica della luce, ma si interroghi anche sulle implicazioni etiche e sociali delle sue pratiche.
La cupola del Chromosphere Dome, con la sua struttura capace di avvolgere completamente il pubblico, diventa il fulcro di un’esperienza immersiva che abbraccia diverse generazioni. Di giorno, lo spazio si trasforma in un luogo di scoperta per i più piccoli, con workshop come “Fulldome for Kids”, dove i bambini possono trasformare i loro disegni in animazioni digitali proiettate sulla cupola, e “Recycled Paper Spheres”, un laboratorio che unisce creatività e sostenibilità. Dalle 17 in poi, le proiezioni si fanno più sofisticate, rivolgendosi a un pubblico adulto con opere di artisti internazionali come Yuri Urano e Manami Sakamoto (Giappone), François Vautier (Francia) e Sergey Prokofyev (Germania).
Fotonica non è solo un festival, ma una piattaforma di connessione che riunisce i principali attori delle arti digitali a livello europeo. La collaborazione con il progetto Creative Europe Chromosphere ha portato alla creazione di un network di realtà artistiche che operano in Grecia, Polonia, Francia e Ungheria. Questo dialogo transnazionale sottolinea l’importanza di Fotonica come catalizzatore di nuove tendenze e pratiche artistiche, capace di creare ponti tra discipline e paesi.
Un altro elemento che rende Fotonica unico è la sua capacità di mescolare linguaggi e discipline, creando un’esperienza totale che include installazioni luminose, videomapping e DJ/VJ set. Le opere video che popolano il Chromosphere Dome spaziano dagli abissi marini alle viscere della terra, fino alle galassie più remote, immergendo lo spettatore in un viaggio che è tanto fisico quanto emotivo. Fuori dalla cupola, gli spettacolari video mapping di artisti come DeRe dal Michigan trasformano l’ambiente urbano in una tela viva, mentre le opere create durante le residenze artistiche offrono uno sguardo sul futuro dell’arte digitale.
Con 49 eventi in programma, Fotonica 2024 si presenta come un’esperienza indimenticabile, capace di catturare l’immaginazione e stimolare la riflessione. Non è solo una celebrazione della luce, ma un invito a esplorare l’inesplorato, a lasciarsi trasportare in mondi nuovi e a interrogarsi sul nostro rapporto con la tecnologia e l’ambiente. Roma, con la sua storia millenaria e il suo spirito innovativo, diventa ancora una volta il palcoscenico perfetto per questo incontro tra tradizione e avanguardia. Fotonica non è solo un festival da vedere, ma da vivere, nel senso più pieno e coinvolgente del termine.