Il progetto intermediale SPORES, diretto da Federica Altieri, raggiunge la sua fase conclusiva presso la Pelanda dell’Ex Mattatoio di Roma, in occasione del Romaeuropa Festival, con due serate di spettacolo l’8 e il 9 ottobre 2024. Questo evento segna la fine di un percorso europeo biennale che ha toccato diverse città del continente, affrontando tematiche cruciali come la sostenibilità ambientale e il rapporto tra arte e pubblico, esplorando la contemporaneità e il ruolo della tecnologia nel nostro rapporto con il mondo.
Al centro della scena si trova la Sporizzazione, una nuova metodologia di creazione artistica che fonde presenza fisica e fruizione online, permettendo un dialogo vivace tra le diverse arti attraverso l’uso della tecnologia. L’evento romano culmina con lo Spettacolo Intermediale, che propone una rivoluzione nell’esperienza performativa, sviluppata tramite tecnologie e narrazioni immersive. Contrariamente alle tradizionali forme di realtà virtuale o aumentata, l’esperienza offerta è interamente immersiva e fisica, coinvolgendo il pubblico in un modo radicalmente nuovo, come le “spore” che disperdono vita e creatività.
Dopo il successo ottenuto nelle tappe precedenti, si intravede già una possibile seconda edizione di SPORES, che vedrà il progetto spostarsi dal Nord Europa verso l’Africa, con un focus rinnovato sulla spiritualità e la corporeità, sempre in relazione con le nuove tecnologie.
La manifestazione è realizzata grazie alla collaborazione di numerosi artisti, tra cui Federica Altieri, Flavia Mastrella, Antonio Rezza e Maria Letizia Gorga, oltre al contributo di talenti emergenti e figure di spicco nel campo delle arti performative. Il collettivo abbraccia un approccio anarchico e orizzontale, come delineato nel Manifesto Spore, in cui ogni linguaggio artistico partecipa attivamente alla creazione di una nuova percezione sensoriale.
Il progetto si distingue per la sua capacità di integrare tecnologie avanzate senza ricorrere alle comuni realtà virtuali o aumentate. SPORES è una proposta in cui la tecnologia diventa un’estensione del corpo umano e dell’espressione poetica, con l’obiettivo di ridefinire il rapporto tra scienza, arte e pubblico. L’esperienza immersiva coinvolge attivamente gli spettatori, trasformandoli in parte integrante dell’opera, in un processo continuo di creazione e partecipazione che sfida le convenzioni dell’arte contemporanea.
Federica Altieri, coordinatrice del progetto, sottolinea come il principio anarchico-creativo alla base di SPORES permetta di superare le strutture artistiche verticali, favorendo una relazione orizzontale tra artisti e pubblico. La poesia, in questo contesto, diventa il filo conduttore imprescindibile, capace di unire le diverse espressioni artistiche e creare una narrazione sensoriale unica.
L’evento è sostenuto da partner prestigiosi come la Commissione Europea, Appercezioni, Carraro Lab, Nordisk TeaterLaboratorium, l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen e Tirana, la Goethe-Institut, e altre importanti istituzioni culturali e accademiche. SPORES si pone come una sfida e un’innovazione nell’ambito dell’arte intermediale, continuando a esplorare nuove modalità di interazione tra tecnologia, arte e pubblico.