Nina Beier presenta “The Guardians” sulla Pista 500 del Lingotto

A un mese dall’inaugurazione del nuovo corso della Pinacoteca Agnelli, l’artista Nina Beier presenta la sua installazione “The Guardians”

La programmazione di Pinacoteca Agnelli continua ad arricchire la Pista 500 con un percorso espositivo ricco di installazioni artistiche e ambientali.

Qui l’arte contemporanea dialoga con l’architettura, il paesaggio e i simboli del Lingotto.

Alcune opere si misurano con l’eredità del Lingotto per esplorare le implicazioni sociali, culturali e politiche della sua trasformazione.

Mentre altre avviano una riflessione sul monumento confrontandosi con la tradizione della storia dell’arte e con i simboli presenti negli spazi pubblici cittadini.

La storica pista utilizzata dalla fabbrica Fiat per il collaudo delle autovetture sul tetto del Lingotto e la sua rampa di accesso sono finalmente aperte al pubblico.

Attraverso un progetto artistico che entra in relazione con il giardino pensile realizzato dall’architetto Benedetto Camerana per FIAT.

L’installazione Nina Beier sulla Pista 500

Nina Beier The Guardians Ph Credit MyBossWas Credit Installation view Pinacoteca Agnelli Torino

Il 28 giugno 2022 è stata aggiunta l’opera dell’artista danese Nina Beier alle installazioni già visibili sulla Pista 500.

I guardiani leonini “The Guardians”

Nell’installazione The Guardians di Nina Beier, commissionata e prodotta dalla Pinacoteca Agnelli, sono cinque leoni monumentali che, spogliati della loro funzione di ornamento architettonico, sembrano riposare, tornando alla loro condizione selvatica.

In dialogo con l’archeologia industriale dell’ex fabbrica Fiat del Lingotto, Nina Beier propone una riflessione sulla vita dei monumenti dopo che hanno perso la loro funzione originaria.

<em>Nina Beier The Guardians Ph Credit MyBossWas Credit Installation view Pinacoteca Agnelli Torino<em>

Nel branco di leoni orchestrato da Beier, iconografie tradizionali del potere incontrano caratteristiche formali prese in prestito da ambiti disparati.

L’installazione dell’artista si relaziona con lo statuto artificiale e allo stesso tempo naturale della Pista 500.

Inoltre testimoniando l’illusione umana di dominare la natura e la goffa trasformazione dei simboli quando sono spinti attraverso i mercati globali contemporanei.

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