Campari ritorna ad Art Basel a Basilea con “The Art of Mixology” per il secondo anno di fila e presenta “Bar Stories”, un’esposizione creata da Galleria Campari e Magnum Photos con la curatela dell’artista e fotografo Martin Parr, fino al 16 giugno 2024 presso la Davide Campari Lounge.
Il concetto di “The Art of Mixology” esplora il legame tra le opere d’arte più innovative e i cocktail più memorabili, mostrando come colore e gusto si intreccino con la cultura, trasformando gli ingredienti in esperienze e elevando la mixologia a forma d’arte. Presso la Davide Campari Lounge, un menu di creazioni Campari rappresenta il rituale del classico aperitivo milanese, servito da oltre cento anni al “Camparino in Galleria”, il bar iconico nel cuore di Milano. Ogni cocktail racconta una storia, immaginata con passione e creatività artistica, e progettata per ispirare nuove creazioni di mixologia.
Mostrata per la prima volta alla Galleria Campari di Milano, “Bar Stories” è stata appositamente ripensata da Parr per la Davide Campari Lounge ad Art Basel a Basilea. La mostra comprende 25 fotografie dagli anni ’30 agli anni 2010, insieme a 10 immagini dagli Archivi Storici di Galleria Campari e 15 fotografie iconiche di fotografi Magnum di fama internazionale.
La mostra è un omaggio alla vitalità di quel periodo, rivisitando attraverso ogni fotografia la vita nei bar e nei caffè, catturando momenti di comunità e celebrazione da tutto il mondo. Il concetto di “Bar Stories” è strettamente legato a Campari, poiché il marchio spesso ospita momenti autentici di discussione che ispirano e creano nuove narrazioni. Questo fenomeno è particolarmente evidente ai tavoli dei bar di tutto il mondo, dove le esperienze vengono condivise, create e nuove storie si sviluppano.
Lo stesso Martin Parr ha dichiarato “Ho selezionato alcune belle immagini dagli estesi archivi Magnum e Galleria Campari che mostrano la vita dell’epoca, e queste sono mescolate con alcune delle mie immagini di bar, una delle quali è una scena classica a Manchester scattata all’inizio degli anni ’70 mentre si godono alcune melodie familiari suonate al pianoforte. Scene spontanee come questa sono uniche”.
