Gli esotici e romantici anni di Gauguin in Polinesia raccontati in un meraviglioso romanzo a fumetti.
“Il 24 aprile 1891 Gauguin lascia l’Europa. L’uomo fugge dalla sua vecchia vita e dal mondo moderno, a muoverlo è il sogno di riconquistare il paradiso perduto. Quando Gauguin sbarca a Tahiti due mondi differenti si trovano a confronto e si osservano reciprocamente: L’Europa e la Polinesia, l’umano e il divino, la storia e la leggenda.” Fabrizio Dori
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Esiste qualcosa di più conturbante, per appassionati d’arte e non solo, degli anni di Gauguin in Polinesia? Furono proprio le esperienze romantiche ed esotiche di quel periodo, vissute dall’artista tra Tahiti, Papeete e Hiva Oa, ad alimentare la nascita del controverso mito di Gauguin. Mito che ancora oggi ci affascina, e che certamente continuerà a farlo, in eterno. Sono stati proprio quell’esotismo e sensualità, che trasudano dai suoi capolavori, a renderlo uno degli artisti più intriganti ed amati della storia dell’arte. Osservare un dipinto di Gauguin e non poter saltare su un aereo in direzione Polinesia Francese, passando per una macchina del tempo, è una tortura che lascia spiazzato l’osservatore. Pazzesco quanto un grande artista sia in grado di trascinarci nel suo mondo, nelle sue esperienze, nelle sue introspezioni. Fabrizio Dori ci regala qualcosa di amabile: una finestra sui leggendari anni di Gauguin nei mari del sud. Un viaggio, reale e metaforico, dove l’artista, accompagnato dallo spirito della morte Tupapau (ritratto nel celeberrimo Lo spirito dei morti veglia), affronta i suoi ultimi anni, tra sogni, incubi e paradisi tropicali. Gauguin l’altro mondo (tunuè 2018) è una graphic novel assolutamente da non perdere.