Si trova nel quartiere di Minato in Giappone dove è in corso la mostra “Mirabilia” all’insegna dell’Arte Contemporanea.
Le tanto attese Olimpiadi 2020 sono arrivate. Nonostante i dubbi e le incertezze dettate dal periodo difficile appena trascorso, Tokyo ha finalmente aperto le porte agli atleti che da ogni parte del globo sono atterrati in Giappone per donare attimi di speranza e spensieratezza a tutto il mondo. L’evento si svolgerà fino all’8 agosto e tra una gara e l’altra la delegazione italiana alloggia in luogo davvero unico.
Si tratta della Casa Italia, dove Occidente e Oriente si sono uniti per dare vita a un progetto dove arte, design, sport e natura prendono forma in armonia tra le sale del palazzo di architettura in stile Liberty di inizio ‘900, situato nel quartiere di Minato, circa 10 chilometri dal Villaggio Olimpico.
Il progetto artistico “Mirabilia” nella Kihinkan – Takanawa Manor House – nome dell’edificio Liberty – è a cura di Claudia Pignatale, Beatrice Bertini e Benedetta Acciari.
Tra le stanze del grande edificio sono esposte numerose opere d’arte contemporanea con lo scopo di interpretare l’antico concetto di meraviglia come sensazione profonda, capace di mettere in relazione l’individuo con lo spazio e gli oggetti che lo circondano.
Le opere d’arte sono allestite su entrambi i piani del palazzo, in un percorso di Wunderkammer, le stanze delle meraviglie dove, tra Cinquecento e Settecento, i collezionisti raccoglievano capolavori e meraviglie dal mondo della natura. Il lavoro posizionato all’entrata che da il benvenuto agli atleti è stato creato dalla celebre “Fabbrica Lenta” dell’azienda Bonotto: si tratta di un arazzo realizzato con bottiglie di plastica riciclata che riproduce i colori della bandiera italiana.
Il rapporto di reciproca meraviglia che esiste tra Italia e Giappone è invece evidenziato dal lavoro di Ornaghi e Prestinari, che vede un origami di fiori di carta nascere da una pressa tipografica.
Maestosi sono Gli Eroi di Giuseppe Gallo, dodici sculture dove tronchi d’albero si trasformano in sede mastodontiche.
La mostra “Mirabilia” non è solo un progetto dedicato alla natura come fonte di meraviglia, ma anche un vero e proprio appello al fruitore per preservarla e rispettarla. Questo è ben visibile nell’opera di Loris Cecchini che per la sua opera prende in prestito delle parole del filosofo Sartre “Ogni parola ha conseguenze, ogni silenzio, anche” che non a caso svetta su una montagna rovesciata.
Allo stesso modo i paesaggi surreali e fumosi di Goldschmied & Chiari trasmettono un messaggio legato al tema dell’inquinamento, facendoci sentire parte dell’opera tramite l’utilizzo di grandi specchi.
Nella seconda opera, invece, è rappresentato un paesaggio lacustre che cita le ninfee di Monet con una particolarità: i fiori non sono altro che buste di plastica colorate.
Altra importante opera è Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato fino a qui di Alberto Garutti, dedicata agli sportivi, ai loro sforzi, alle vittorie e alle sconfitte che li hanno condotti fino a Tokyo, ma al contempo è dedicata a tutti i visitatori chiamati a meravigliarsi del dono di essere qui, ora.
Altri artisti in mostra sono Elisa Sighicelli, Matteo Nasini, Alessandro Piangiamore, Luca Trevisani, Adelaide Cioni, Giuseppe Di Malattia, Elena Mazzi e Flavio Favelli.
A questo link è possibile fare un giro in meno di 30 secondi di tutta Casa Italia!
Cover Photo Credits: Casa Italia