L’artista italo-americano è conosciuto in tutto il mondo per le sue installazioni ambientali e per le sue performance di musica sperimentale.
Pur essendo nato a New York, il suo legame con l’Italia è molto forte. Nel 2017, la mostra Bill Viola. Rinascimento elettronico a Palazzo Strozzi, Firenze, celebra il rapporto dell’artista con il capoluogo toscano.
Quest’anno, dal 10 luglio al 28 febbraio 2022, è visitabile la mostra Purification, al Palazzo Reale di Palermo, che vede protagonista l’elemento dell’acqua, simbolo di purificazione e rinascita.
“Abbiamo tutti bisogno di purificazione dalla pandemia globale in corso, quindi è una mostra molto tempestiva che offre sostentamento e guarigione ai suoi visitatori” – afferma Kira Perov, direttore esecutivo di Bill Viola Studio nonché moglie dell’artista.
Le cinque opere principali in mostra – Tristan’s Ascension, Air Martyr, Earth Martyr, Fire Martyr e Water Martyr – si concentrano sui temi del martirio e dell’ascensione e sono allestite in un contesto suggestivo, in dialogo con altre opere e reperti legati al tema dell’acqua analizzato in differenti contesti: nelle religioni, nella filosofia, nei riti.
Si tratta di un’unica grande installazione buia, interrotta da sottili raggi luminosi.
La mostra riassume le tematiche toccate da Bill Viola nell’arco di tutta la sua carriera artistica. La vita, la morte, la rinascita, le complesse emozioni umane, ciò che è reale e ciò che è digitale, la spiritualità, la narrazione del sacro.
Protagonista di una delle opere in mostra, Tristan’s Ascension, è infatti un uomo intrappolato nel flusso di una cascata che procede in senso inverso: non cade verso il basso ma si solleva verso l’alto, materializzando l’ascensione.
L’arte di Bill Viola ha aperto nuove strade e tracciato nuove vie nella storia del video, negli Stati Uniti e non solo, e il suo percorso artistico è fondamentale per la comprensione di questo medium.
L’artista italo-americano si laurea in Arti Visive e Performative presso la Syracuse University di New York e negli anni Settanta inizia a lavorare con la videoarte, a contatto con artisti affermati come Bruce Nauman e Nam June Paik.
Celebre opera di questo decennio è The Reflecting Pool (1977-79) dove l’artista stesso si mette alla prova davanti all’obiettivo, per poi sperimentare con i primi effetti speciali.
Tra mostre collettive e nuove conoscenze, si trasferisce a Firenze dove diventa direttore tecnico di uno dei primi “video art studios” d’Europa, la casa di produzione video Art/Tapes/22.
Negli anni 80, la ricerca artistica di Bill Viola prende un’importante svolta. L’artista decide di abbracciare uno stile più visionario nella sua arte e lo fa sperimentando le possibilità creative offerte dalla pellicola in bianco e nero, con cui realizzerà molti dei suoi lavori.
Durante i sei mesi passati nel centro ricerche della Sony, entra in contatto con le più avanzate tecnologie digitali, infatti le installazioni di Viola diventeranno sempre più complesse. Erano impiegate notevoli troupe, attori professionisti, set cinematografici e tecnologie per la post-produzione delle immagini registrate. Parte integrante delle sue opere diventano effetti sonori, elaborazioni al computer e, dagli anni 2000, schermi al plasma e cristalli liquidi per le installazioni.
Un esempio dell’utilizzo degli effetti speciali da parte di Viola si trova nell’opera The Greeting (1995), in cui la tecnica dello slow motion è portata all’estremo. Le tappe della vita dell’uomo, nel video, acquisiscono una forte carica emotiva.
A tematiche simili è dedicato anche The passing, realizzato nel 1990 in seguito alla morte della madre e alla nascita del secondo figlio. La morte e la nascita sono simboli dell’assurdità della condizione umana. Una gamma di emozioni umane, invece, è analizzata nella mostra personale del 2003, The Passions, presso il J. Paul Getty Museum di Los Angeles.
Gli effetti visivi e sonori, le distorsioni dell’immagine e tutte le tecniche avanzate che Bill Viola utilizza nella sua produzione artistica sono espedienti che gli permettono di mettere in scena e registrare su pellicola riflessioni sull’esistenza umana. L’assurdità e il paradosso, alla base della vita, sono resi visibili su uno schermo grazie al digitale, che, con questo maestro della videoarte, non sembra essere tanto distante da ciò che è definito reale.
Cover Photo Credit: Bill Viola, Purification, Palazzo Reale, Palermo, 2021, installation View