A Roma sorge il più grande spazio culturale privato

<em>Palazzo Brancaccio ©Paolo Abate<em>

Da settembre Palazzo Brancaccio ospiterà un ricco calendario caratterizzato da mostre, lecture, workshop e altri eventi.

Palazzo Brancaccio torna al centro della produzione culturale internazionale grazie al sodalizio tra Contemporary Cluster di Giacomo Guidi e Giorgia Cerulli e SPAZIO FIELD di Andrea Azzarone che hanno avviato una collaborazione finalizzata alla creazione del più grande polo culturale privato romano.

Il 23 settembre 2021 infatti, Contemporary Cluster inaugurerà i suoi nuovi spazi all’interno di Palazzo Brancaccio, con un ricco calendario di eventi per la stagione 2021/2022. Al piano nobile del Palazzo, in via Merulana 248, SPAZIO FIELD, con i suoi oltre 5000 mq di superficie, tra interno ed esterno, dedica i suoi spazi a produzioni culturali, ed è gestito da Andrea Azzarone, imprenditore romano. Andrea, con una coraggiosa scelta imprenditoriale, ha deciso di salvaguardare l’orientamento artistico dello spazio, che precedentemente era sede del Museo Nazionale d’Arte Orientale, ospitando co-produzioni artistiche in collaborazione con Contemporary Cluster, creando dunque un link culturale con tutti gli altri spazi della galleria presenti all’interno di Palazzo Brancaccio. Sarà infatti molto ricca la programmazione artistica ospitata all’interno di SPAZIO FIELD, che prenderà il nome di Cluster Unlimited, dove si svolgeranno inoltre attività parallele in collaborazione con i partner: lecture, workshop, unplugged, tavole rotonde, presentazioni di libri e riviste. 

Inoltre, SPAZIO FIELD e Cluster hanno previsto una programmazione per la primavera-estate nel parco di Palazzo Brancaccio, con il progetto artistico “Outdoor”. Qui si svolgeranno capsule di festival e wave del panorama cinematografico e sonoro italiano. Con oltre 6000 mq complessivi, distribuiti su più livelli, Palazzo Brancaccio offre una densità museale che permetterà di sviluppare al meglio la vena creativa nel campo del contemporaneo, dedicando maggiore attenzione alla ricerca e incrementando la progettualità.

Contemporary Cluster a Palazzo Brancaccio sarà inoltre un hub creativo suddiviso in diversi settori, in cui ogni disciplina troverà il giusto spazio progettuale: il percorso di visita inizia dal Tube, un lungo corridoio di 130 metri quadri che come un proemio immerge e accompagna il visitatore all’interno della contemporaneità sottoponendolo ad alti stimoli audiovisivi tramite opere multimediali e glitch art a cura di Visioni Parallele.

I giovani artisti esporranno al piano terra in uno spazio di 400 metri quadri denominato “Africano”, un luogo ricco di storia, un tempo archivio dei reperti archeologici del Museo di Arte Orientale. Le quattro sale espositive sono testimoni dello stile coloniale tipiche del gusto ottocentesco in bilico tra il fasto romantico e il rigore accademico: soffitti alti cinque metri, pavimenti antichi, colonne slanciate, grandi finestre che affacciano sul parco mettendo in contatto l’interno con l’estero. Questa è la zona maggiormente deputata alla sperimentazione artistica a cura di Giacomo Guidi e in cui prosegue la caratteristica attitudine espositiva di Contemporary Cluster. 

Cover Photo Credits: Palazzo Brancaccio, ©Paolo Abate

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