Il 3 dicembre 2024, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia inaugura la sua Accessibility Room, uno spazio progettato per garantire un’esperienza culturale inclusiva e accessibile a tutti i visitatori. Questo intervento, realizzato grazie ai fondi del PNRR per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei luoghi della cultura, rappresenta un passo importante verso la creazione di un museo realmente fruibile da chiunque, indipendentemente dalle proprie abilità.
Il tema scelto per la Giornata internazionale 2024, “Amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile”, ben si sposa con la missione del CAMeC di ampliare l’accessibilità delle proprie collezioni, offrendo a tutti la possibilità di vivere un’esperienza artistica in autonomia. La Accessibility Room si distingue per il suo approccio integrato, che combina tecnologie avanzate, design inclusivo e un’attenta selezione di opere.
Al centro di questo progetto vi è la volontà di abbattere le barriere sensoriali e percettive. Mentre le barriere fisiche sono state affrontate da anni con interventi architettonici, il CAMeC ha scelto di ampliare il proprio impegno includendo le disabilità visive, uditive e cognitive, spesso trascurate nei luoghi della cultura. La nuova Accessibility Room, concepita con il progetto “Vedere ad occhi chiusi: percorso tattile per tutti”, offre un’ampia gamma di strumenti per favorire una fruizione diversificata e personalizzata.
Lo spazio è stato progettato con la direzione scientifica di Eleonora Acerbi e la consulenza di Cristiana Maucci, ed è dotato di un allestimento multisensoriale: una postazione multimediale introduce i visitatori all’esperienza museale, supportata da segnali tattili plantari, pannelli in braille e a rilievo, e un sistema audio con video in LIS (Lingua dei Segni Italiana). Le opere esposte, selezionate per la loro capacità di stimolare una lettura tattile, includono 5 dipinti e 3 sculture che testimoniano la ricchezza del patrimonio del CAMeC.
Tra le opere in mostra, si distingue il dipinto di Renato Guttuso del 1949, che segna l’inizio della collezione del museo grazie al Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia”. Altre opere di artisti come Baj, Capogrossi, Dubuffet e Kosuth appartengono alla prestigiosa raccolta Cozzani, una collezione enciclopedica creata dal collezionista spezzino con un gusto raffinato e lungimirante. La selezione si arricchisce con una tela di Luca Matti, una recente acquisizione che dimostra l’impegno del museo nell’aggiornamento delle sue collezioni.
L’obiettivo di questo progetto non è solo garantire l’accessibilità, ma anche offrire un’esperienza culturale arricchente per tutti i visitatori, con un approccio che integra tecnologia, inclusione e narrazione emotiva. Ogni opera esposta è accompagnata da una didascalia bilingue (italiano e inglese) e da un ausilio tattile che riproduce la struttura formale dell’opera, permettendo ai visitatori non vedenti o ipovedenti di “vedere con le mani”. Questa modalità non solo rende l’arte accessibile, ma offre anche ai visitatori normodotati l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva e alternativa.
L’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave nel progetto. Oltre al portale web e alla nuova APP, sviluppati per essere fruibili da persone con diverse abilità, l’Accessibility Room include video emozionali, che invitano il pubblico a esplorare le opere da una prospettiva intima e coinvolgente. I workshop dedicati completano l’offerta, creando momenti di condivisione e approfondimento per visitatori di ogni età e provenienza.
L’inaugurazione di questo spazio sottolinea l’importanza di rendere i luoghi della cultura più inclusivi e partecipativi, in linea con gli obiettivi del PNRR e della Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”. Il progetto del CAMeC rappresenta un esempio virtuoso di come i fondi europei possano essere utilizzati per promuovere l’accessibilità in senso ampio, abbracciando la diversità umana e offrendo nuove opportunità di partecipazione culturale.
L’arte come non l’avete mai vista, sentita, toccata è il motto che sintetizza l’approccio del CAMeC. Questo progetto non solo arricchisce l’esperienza museale per le persone con disabilità, ma promuove una nuova concezione di accessibilità culturale, basata sull’inclusione, sull’innovazione e sull’abbattimento delle barriere, siano esse fisiche, sensoriali o cognitive. Con questa iniziativa, il CAMeC si afferma come uno spazio di riferimento per un’arte davvero per tutti, capace di dialogare con un pubblico sempre più ampio e diversificato.