Diego Esposito a Teramo con la mostra “LVX ILLVMINAT LVCEM”

Diego Esposito torna nella sua città natale, Teramo, con la mostra diffusa LVX ILLVMINAT LVCEM, organizzata dal Rotary Club Teramo Est in collaborazione con la Galleria Allegra Ravizza di Lugano, e curata da Marco Meneguzzo e Aldo Iori. Il percorso espositivo sarà visitabile fino al 10 settembre.

Esposito, nato a Teramo nel 1940, ha trascorso quasi cinquant’anni tra Milano e Venezia, con lunghi soggiorni per studio e attività espositive in tutto il mondo. La sua carriera è caratterizzata da una continua ricerca sul rapporto tra opera e luogo, tematica presente fin dalle sue prime installazioni.

La mostra prende il nome da una scultura ceramica concepita dall’artista per la Cattedrale di Teramo e comprende sia opere storiche che nuove creazioni site-specific, oltre a un’opera permanente. Sono cinque i luoghi scelti per ospitare le sue opere: L’ARCA (Laboratorio per le Arti Contemporanee), la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Pinacoteca Civica, la Biblioteca regionale ‘Melchiorre Delfico’ e il parco della Villa Comunale, dove è collocata l’opera permanente.

Esposito ha esposto a Teramo in diverse occasioni, sia in mostre personali, l’ultima delle quali nel 2003, sia in collettive come Exempla 2 nel 2002. Lo studio dello spazio è sempre stato centrale nel suo lavoro, come dimostrano le installazioni concepite per l’Università degli Studi di Teramo: O-blu nel 1991, Cascata nel 1996 e Naos tra il 2000 e il 2001, inizialmente situata nei Giardini della Villa Comunale e ora nella Facoltà di Giurisprudenza. L’ultima installazione, Scale di Colore Suono del Tempo, risale al 2014 ed è collocata nell’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza del moderno campus universitario di Coste Sant’Agostino.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta accoglie la scultura ceramica da cui la mostra prende il nome, un’opera che ben si intona con la luce e la spiritualità di un luogo così sacro. L’ARCA, con la sua funzione di laboratorio per le arti contemporanee, ospita una serie di opere caratterizzate da uno studio sul concetto di materia e sulle ripercussioni degli effetti della luce.

La Pinacoteca Civica presenta una selezione di opere storiche dell’artista e delinea una ricostruzione ben fatta della carriera e dell’evoluzione stilistica dell’artista.

La Biblioteca regionale ‘Melchiorre Delfico’, invece, propone una serie di installazioni. Infine, nel parco della Villa Comunale, l’opera permanente recentemente installata rappresenta il legame di Esposito con la sua città natale.

Il catalogo bilingue della mostra, edito da Silvana Editoriale, sarà presentato il 6 settembre e documenterà il percorso espositivo, le opere e il loro contesto.

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