E’ in arrivo a Parma la più importante mostra mai realizzata in Italia dedicata alla storia dell’arte urbana. Si chiama “Street Art Revolution da Warhol a Banksy: la (vera) storia dell’Arte Urbana” e si terrà dal 28 settembre 2024 al 2 marzo 2025 presso Palazzo Tarasconi a Parma, sotto la direzione artistica di Luca Bravo e la curatela di Giuseppe Pizzuto, con conferenza stampa è prevista per il 27 settembre 2024 alle ore 11:00.
L’esposizione presenta opere di artisti di fama internazionale come Banksy, Keith Haring, Blek Le Rat, Obey, Andy Warhol e molti altri, celebrando l’evoluzione della Street Art e dei suoi linguaggi espressivi. Street Art Revolution si propone di raccontare come la Street Art abbia rivoluzionato il mondo dell’arte, sfidando le convenzioni tradizionali e portando l’arte direttamente alle persone. Questo movimento ha democratizzato l’accesso alla creatività, rendendo le opere visibili a tutti grazie all’uso dei muri cittadini, indipendentemente dal background sociale o economico.
Una mostra per scoprire come tutto ebbe inizio: dai graffiti sulle metropolitane di New York ai murales di Banksy, ora famosi in tutto il mondo. Il percorso espositivo inizia con una sezione dedicata ad Andy Warhol, pioniere della Pop Art, la cui influenza sulla Street Art è innegabile. Warhol, con il suo concetto di riproducibilità e la sua visione dell’arte come provocazione, ha gettato le basi per molti artisti urbani, trasformando l’arte in un mezzo di critica sociale accessibile a tutti. Si prosegue con Keith Haring che, grazie ai suoi interventi outdoor e ai suoi “Subway Drawings”, sancisce la trasformazione delle strade e delle metropolitane di New York in spazi di espressione artistica. Le sue opere, caratterizzate da figure stilizzate e messaggi sociali, sono diventate simboli di una nuova era artistica.
La sezione successiva esplora la New York dei primi anni Ottanta con JonOne, uno dei principali esponenti della graffiti art, che ha portato i graffiti da Harlem a Parigi e dalla strada alla tela. Successivamente si arriva alla scena europea con Blek Le Rat e Jef Aérosol, che hanno trasformato le città francesi con i loro innovativi stencil. Considerato il padre della Stencil Art, Blek Le Rat, con il suo famoso “ratto” simbolo di ribellione, ha influenzato generazioni di artisti, tra cui Banksy. Banksy, con le sue opere provocatorie e socialmente consapevoli, ha portato la stencil art all’attenzione globale, definendo la Street Art come una potente forma di espressione politica e sociale.
Shepard Fairey, aka Obey, è un altro nome imprescindibile quando si parla di arte e attivismo. Le sue opere, tra cui il celebre ritratto di Barack Obama “Hope” e le sue campagne per i diritti e la salvaguardia dell’ambiente, hanno avuto un forte impatto sulla cultura popolare e politica.
Il percorso espositivo continua con la “European Wave”, portando all’attenzione del pubblico street artists come D*Face, Invader, Vhils e The London Police. Questi artisti hanno portato la Street Art a nuove vette con stili distintivi e tecniche innovative. Tra questi vi sono anche i PichiAvo che combinano l’estetica classica con il linguaggio delle tag, creando opere che fondono passato e presente in un dialogo visivo affascinante. Pezzi unici e limited edition di Mr. Brainwash e Pure Evil, artisti che portano un tocco pop alla Street Art, richiamano il lavoro di Warhol e aggiungono un commento contemporaneo sulla cultura delle celebrità e sulla società.
Infine, la mostra dedica una sezione agli artisti italiani che hanno lasciato il segno sulla scena internazionale. Da Sten Lex con la tecnica dello stencil poster a Microbo e Bo130, Hogre, Orticanoodles e Biancoshock con le sue installazioni provocatorie, l’Italia ha dato un contributo significativo alla crescita e all’evoluzione della Street Art.