Solange Knowles: l’arte oltre la musica

Artista dal talento poliedrico, Solange Knowles è anche regista e protagonista di performance artistiche, come quella presentata alla Biennale 2019

Qualunque titolo descrittivo le venga attribuito è solo parzialmente capace di definire il suo talento.

La maggior parte delle persone la conosce per la musica, ma Solange Knowles è molto di più.

Nata in una famiglia in cui l’arte è di casa, Solange intraprende il suo percorso creativo seguendo i passi della sorella Beyoncé.

Il suo primo album di esordio viene pubblicato nel 2002 quando ha solo 16 anni e inaugura l’inizio di una carriera musicale di successo.

Nel 2010 Solange fonda la sua etichetta discografica, Saint Records, attraverso cui pubblica i suoi due ultimi album che sanciscono la sua posizione di autorità artistica del genere R&B. 

Solange Knowles, non solo cantante

Se la carriera musicale di Solange Knowles è nota ai più, non molti sanno che l’artista ha portato avanti negli ultimi anni anche progetti in qualità di regista, coreografa e produttrice di spettacoli di arte performativa. 

Il Guggenheim Museum di New York, il Getty Museum e la Biennale di Venezia sono solo alcune delle realtà museali per cui l’artista ha sviluppato e curato performance. 

Inoltre, non sono mancate, nel tempo, collaborazioni creative con brand di moda affermati, come quella in “Moncler Mondogenius”, l’evento globale organizzato quest’anno da Moncler per presentare la sua nuova collezione attraverso 11 location nel mondo.

Solange Knowles durante lo show per presentare la collezione 2 Moncler 1952 Woman di Moncler Mondogenius Fonte Elle

Solange per l’occasione è stata la protagonista dello show di presentazione della collezione 2 Moncler 1952 Woman”, una performance di intensa carica emotiva dove la musica dell’artista ha contribuito a dipingere l’immaginario attorno alla collezione. 

Non sono molti gli artisti che possono vantare un talento poliedrico quanto quello di Solange Knowles.

Sicuramente sono ancora meno quelli che sono arrivati ad ottenere sia un loro singolo tra i primi 10 della classifica Billboard 200 sia una performance alla Biennale. 

In Past Pupils and Smiles 

Nell’ambito dell’edizione del 2019 della Biennale di Venezia, Solange ha presentato al Teatro alle Tese “In Past Pupils and Smiles”, una performance che ha previsto la partecipazione di musicisti, ballerini, cantanti e di un gruppo di 16 danzatrici nere provenienti da tutta Europa e soprannominate “The Gatekeepers”. 

L’esibizione è stata il frutto della fusione dei lavori che l’artista aveva prodotto durante quello stesso anno, tra cui “Witness!” (2019) e  “Bridge-s” (2019) – tenutisi rispettivamente al Elbphilharmonie di Amburgo e al Getty Center di Los Angeles – oltre a “When I Get Home” (2019), il film che ha accompagnato l’omonimo album.

In Past Pupils and Smiles Solange Knowles Anteism Courtesy Anteism

Il tema è quello dell’elaborazione del lutto, simboleggiato dal colore marrone che come fango ha pervaso lo spazio di scena e gli abiti dei protagonisti. 

“In Past Pupils and Smiles” è una performance catartica con cui Solange ha voluto processare il suo dolore personale finendo, come spesso capita agli artisti, a parlare di dolore collettivo. 

Anche in questo caso, come spesso nei suoi lavori, Solange si rivolge soprattutto alla comunità nera reduce della diaspora africana.

La consapevolezza di vivere una comune lotta al razzismo e all’emarginazione diventa terreno creativo per parlare di drammi personali che risuonano all’interno di un intero gruppo etnico. 

Consapevole dell’influenza che la documentazione riguardante questo genere di eventi artistici ha sulle future generazioni di creativi, Solange ha voluto raccogliere il materiale di “In Past Pupils and Smiles” in un libro ora disponibile ed edito dalla casa editrice Anteism.

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