Con Sottopelle, il suo primo libro autobiografico in uscita il 5 novembre 2024, Salmo — nome d’arte di Maurizio Pisciottu — apre una nuova fase creativa, trasformando la sua intensa esperienza di vita in un’opera scritta che svela i retroscena di una carriera turbolenta e una storia personale altrettanto complessa. Questo progetto, pubblicato da Mondadori Electa, si presenta come un ritratto intimo dell’artista sardo e un approfondimento su quelle emozioni e vissuti che per anni sono rimasti “sottopelle”. Con uno stile crudo e diretto, Salmo esplora temi come la rabbia adolescenziale, le difficoltà familiari, la scoperta del talento musicale, proponendo una riflessione sulla sua identità e su come la creatività nasca anche dalla sofferenza.
Il titolo, Sottopelle, è di per sé rivelatore. Allude alle esperienze profonde che spesso restano nascoste ma che condizionano in modo sostanziale la nostra crescita e il nostro modo di esprimerci. Salmo, conosciuto al grande pubblico come una delle voci più potenti del rap italiano, utilizza questa occasione per superare la sua immagine di artista provocatorio e accedere a una sfera più personale e riflessiva. La narrazione si articola attorno alla necessità di confrontarsi con il proprio passato, un’esigenza che l’autore descrive come essenziale per comprendere la sua evoluzione artistica e umana.
La copertina del libro, curata nei dettagli e ricca di simbolismo, rappresenta un invito a “guardare sotto la superficie” e scoprire ciò che si cela dietro l’immagine pubblica di Salmo. La grafica, minimalista e penetrante, è in perfetta armonia con il tema del libro: un’esplorazione di quei segni invisibili che, pur nascosti, hanno modellato la vita e la carriera dell’artista. La scelta estetica della copertina sembra sottolineare l’intento di Salmo di svelare un lato più autentico e meno conosciuto di sé, evidenziando come le esperienze vissute in profondità influenzino l’identità.
L’artista sardo, nel promuovere il libro, ha ironizzato sui social, dichiarando provocatoriamente di voler “spillare soldi alla Mondadori”, ma ha poi confessato che l’obiettivo principale era offrire una narrazione sincera e personale, lontana dall’immagine patinata di celebrità. “Avevo bisogno di scrivere, comunicare e raccontare una storia, la mia,” afferma Salmo, rivelando la volontà di condividere con i lettori non solo i successi, ma anche le crisi e le sfide che hanno caratterizzato il suo percorso
Con Sottopelle, Salmo offre molto più di una biografia: realizza un’opera che si addentra nei meandri della vulnerabilità umana, toccando corde che risuonano ben oltre il suo genere musicale. La narrazione è intensa e, come la sua musica, nasce da un bisogno viscerale di esprimere ciò che spesso rimane celato. La scrittura, cruda e diretta, riflette la convinzione dell’artista che il dolore possa trasformarsi in arte e che, per quanto scomode, le esperienze difficili siano essenziali per comprendere la propria identità.
In questo libro, Salmo sembra voler ripercorrere un viaggio emotivo simile a quello che traspare dai suoi testi musicali, ma con un livello di introspezione maggiore. La scrittura non è una semplice esposizione di fatti; è una narrazione autentica e complessa, in cui l’autore sviscera momenti cruciali della sua crescita personale. Dai ricordi della Sardegna alle esperienze di ribellione giovanile, ogni pagina di Sottopelle racconta una lotta, un’esperienza di crescita che ha contribuito a rendere Salmo l’artista e l’uomo che è oggi
Uno degli aspetti centrali di Sottopelle è la riflessione sul potere creativo della sofferenza. Salmo spiega come l’arte possa emergere dalla disperazione, una visione che attraversa tutta la sua carriera musicale e che qui si traduce in parole scritte. Per l’artista, il dolore e la ribellione non sono solo esperienze personali, ma elementi universali che ci rendono umani e che alimentano la creatività. “Nella disperazione c’è un sacco di arte,” scrive Salmo, invitando i lettori a confrontarsi con quelle parti di sé che spesso vengono ignorate o rifiutate, ma che in realtà sono fonte di grande ispirazione
Questa visione dell’arte come “catarsi” e strumento di esplorazione interiore è una costante nel pensiero dell’artista. Lontano dall’autocelebrazione, Sottopelle invita a riflettere sul significato profondo dell’identità, sulla connessione tra il passato e il presente, e su come le ferite più intime possano trasformarsi in una narrazione che è insieme personale e universale.
Infine, Sottopelle è un’opera che supera il genere della biografia per diventare un manifesto di autenticità. Salmo, noto per il suo stile provocatorio e per la sua estetica aggressiva, si mostra qui sotto una luce diversa: quella di un uomo che ha attraversato difficoltà e che ora vuole condividere le sue lezioni di vita. Il libro rappresenta un invito per i lettori a guardare oltre l’immagine pubblica dell’artista, accedendo a un livello più profondo di significato e verità.
Con Sottopelle, Salmo offre ai lettori una rara opportunità di esplorare ciò che si cela dietro l’apparenza, dimostrando che la vera forza dell’arte sta nella capacità di esprimere l’indicibile e di raccontare le storie nascoste che modellano la nostra esistenza.