Prologis ha introdotto 11 nuove opere d’arte presso il Prologis Park Interporto di Bologna, elevando il numero totale di installazioni a 15. Queste aggiunte sono frutto della collaborazione con artisti affermati nel panorama dell’arte urbana italiana, tra cui Giorgio Bartocci, SteReal, Luca Font, Mr. Thoms, Caktus & Maria, Gio Pistone, Cheris, Ale Senso, Nulo, Kiki Skipi e Hemo, che è anche il curatore di questa iniziativa. Ogni opera è accessibile al pubblico gratuitamente, tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24, e si accompagna a un QR code per audio guide dettagliate.
Le nuove opere, realizzate su container dislocati strategicamente all’interno del parco logistico, dialogano con i precedenti lavori e sono concepite per arricchire ulteriormente l’esperienza visiva offerta dal Museo di Arte Urbana a cielo aperto inaugurato nel 2023. Questo progetto non solo testimonia l’impegno di Prologis nel promuovere l’arte urbana ma mira anche a trasformare gli spazi di lavoro e di transito in aree di cultura e riflessione artistica.
Le tematiche scelte per ispirare gli artisti riflettono valori aziendali quali l’innovazione, l’integrità e il coraggio, con l’obiettivo di stimolare un dialogo continuo tra arte e spettatore. Questo approccio si inserisce in una più ampia visione che vede l’arte come un mezzo per migliorare la percezione degli spazi urbani e per invitare il pubblico a riflettere su temi sociali attuali attraverso l’interazione con le opere.
L’interporto di Bologna: il primo nucleo di un museo a cielo aperto che ospita anche l’opera d’arte urbana più grande d’Italia, “Panorama vibrante” di Joys.
L’opera murale di Joys, insieme ai lavori degli artisti Moneyless, Etnik e Zed1, costituisce il nucleo di ciò che sta dando vita ad un autentico museo di arte urbana all’aperto, accessibile trecentosessantacinque giorni all’anno, ventiquattr’ore su ventiquattro. Prossimamente verranno aggiunte altre undici nuove opere commissionate da Prologis a altrettanti artisti, tra cui cinque di fama internazionale
L’arte urbana di Prologis non si limita alla sola sede di Bologna ma si estende anche a Lodi, dove artisti internazionali come Etnik, Font e Joys hanno contribuito alla creazione di una vasta galleria d’arte all’aperto, anch’essa parte di un’iniziativa per migliorare il benessere nei luoghi di lavoro tramite l’arte contemporanea.