Dal 12 luglio al 16 agosto ogni venerdì il MoMA PS1 ospita la nuova edizione del programma Warm Up, uno degli eventi più significativi per il settore musicale newyorkese dal 1998.
A partire dalla location che ospita l’iniziativa, si può respirare la forte propensione per l’innovazione che attrae le grandi star della musica elettronica e che rappresenta l’Eldorado per i giovani talenti che vogliono tuffarsi nella scena contemporanea.
Istituzione fondata nel 1971 da Alanna Heiss, il MoMA PS1 nasce con il nome di P.S. 1 Contemporary Art Center, un progetto di recupero architettonico nella zona di Long Island in risposta all’inadeguatezza delle istituzioni esistenti ad ospitare artisti ed esposizioni site-specific.
La prima esibizione Rooms (1976) si concentra sul potenziale degli spazi della sede, prima scuola della zona e poi magazzino caduto in disuso; la partecipazione richiama 70 artisti che interpretano in modo singolare la struttura con opere ad hoc dando un’identità unica all’edificio.
Il programma di campus e laboratori continua ad essere parte del palinsesto delle attività offerte dal museo e molte opere permanenti mostrano il percorso di sperimentazione portato avanti dagli artisti negli anni.
L’affiliazione con il MoMA avviene nel 2000 e prevede il coinvolgimento del P.S. 1 per stimolare e promuovere la ricerca, l’educazione e il coinvolgimento del pubblico nell’ambito dell’arte contemporanea. Le partnership che si instaurano nel tempo sono differenti, dalle istituzioni pubbliche come il Department of Cultural Affairs alle realtà sociali e culturali come la Fortune Society e lo Studio Museum, ma ció che rende il PS1 radicato al territorio e attento alle dinamiche sociali sono le collaborazioni con le organizzazioni comunitarie come Black Radical Imagination, Other Music, Art + Feminism e Topical Cream, che trovano nel museo un punto di riconoscimento e condivisione per amplificare ideali e prospettive.
Il progetto estivo dedicato alla musica nasce nel 1997, quando il cortile interno del museo diventa oggetto di rigenerazione e vengono proposte due iniziative per sfruttare al massimo il suo potenziale: il Warm Up e l’anno successivo lo Young Architects Program. Se il primo permette di seguire i trend e rivivere la tradizione della musica elettronica, il secondo raccoglie intorno al museo architetti e designer che ambiscono a trovare soluzioni innovative per gestire al meglio lo spazio pubblico, requisito necessario per approfondire il rapporto tra istituzioni culturali e contesto urbano circostante.
Ogni anno il progetto per il design del main stage viene affidato a un artista che ha la possibilità di interpretare lo spirito e il contesto con i propri strumenti: Stewart Uoo, artista poliedrico attento alle pratiche sociali e allo sviluppo tecnologico, celebra l’ottimismo e la leggerezza con colori brillanti e vivaci su seta e tela, creando una scenografia teatrale resa unica da un’installazione con una palla da discoteca e un pneumatico abbandonato, specchio di una società molteplice e sfaccettata come quella americana.
Gli ospiti di questa ventiseiesima edizione provengono da tutto il mondo, tra questi il pioniere della techno Terrence Dixon da Detroit, il produttore parigino Emma dj, l’ensamble Tongue in the Mind e il fondatore dell’Underground & Black di Atlanta Ash Lauryn. La direzione dell’evento è affidata a Kari Rittenbach e Sheldon Gooch per quanto riguarda la curatela degli eventi e esibizioni musicali affiancai da Nick Scavo in veste di Senior Project Manager.
Il team curatoriale di quest’anno vanta professionisti che ogni giorno avvicinano il pubblico e la comunità al contesto locale e lo fanno con i media piú disparati.
Korakrit Arunanondchai, filmaker curatore dell’evento triennale di videoarte di Bangkok Ghost:2561, E. Jane, artista visuale, performer e produttrice musicale di Brooklyn che racconta il suo essere donna afroamericana all’interno delle sue opere utilizzando una vasta gamma di linguaggi, Thomas Laprade, direttore della piattaforma performativa e televisiva locale Montez Press Radio, Oscar Nñ, Dj che da oltre un decennio dona voce e visibilità ad artisti di colore queer e transgender di tutto il mondo, amplificando il loro talento e il loro orientamento ed infine Jen Sillen, direttrice del club notturno Rash e produttrice di spettacoli e performance virtuali in collaborazione con lo studio pioneristico Team Rolfes.
La forza di questa iniziativa non è soltanto accendere un faro su un genere musicale che sta scalando le classifiche mondiali e che ha una storia tutta da scoprire alle spalle, ma quella di confermarsi ogni anno come un hub fluido e dinamico, che risponde alle necessità del pubblico stimolando la creatività e l’espressività comune.
Warm Up 2024 is organized by Kari Rittenbach, Assistant Curator, and Nick Scavo, Senior Project Manager, Music, Performance, and Events, with Sheldon Gooch, Curatorial Assistant