Banksy: l’ottavo giorno allo zoo di Londra, è la volta del rinoceronte

È un rinoceronte la stella di oggi dell’immaginario zoo urbano di Londra. Questa volta a portarsi a casa la firma del celebre artista di strada britannico Banksy è un possente ungulato, ritratto mentre ne fa delle sue su una Nissan Micra grigia parcheggiata e avvolta da un velo di polvere. Il luogo prescelto per l’opera è Westmore Street a Charlton, nel sud-est della capitale inglese.

Se lo avete seguito nei suoi percorso creativo di questi ultimi giorni, vi sarete accorti che Banksy sta disseminando la città di animali. Un’irrefrenabile corrente di fauna metropolitana, sul cui conto l’artista mantiene un rigoroso silenzio, si sta riversando giorno dopo giorno nelle strade londinesi, offrendo ai passanti la sublime esperienza di immergersi in un mondo in cui l’arte e i suoi protagonisti invadono l’ordinario, trasformando in straordinario ogni angolo della metropoli.

Cominciando da lunedì scorso, Banksy ha scelto come tela per i suoi capolavori settoriali i muri, i ponti, le antenne satellitari della capitale. L’artista ha iniziato “firmare” le sue opere, scegliendo come protagonisti gli abitanti di questo immaginario zoo: una capra (o forse uno stambecco) in bilico a Kew Bridge, due elefanti a Chelsea, tre scimmiette sotto un ponte della ferrovia a Brick Lane, un lupo che ulula alla luna su un’antenna satellitare a Peckham, due pellicani al Walthamstow, un grosso gatto nero a Cricklewood e un banco di piranha vicino all’Old Bailey e alla Cattedrale di St Paul.

Ma non tutte le opere di Banksy hanno conosciuto la stessa sorte. Alcune sono state vandalizzate, altre rubate e altre ancora semplicemente rimosse. Ad esempio, l’opera del lupo, insieme alla sua antena parabolica, è stata asportata poche ore dopo la sua realizzazione da due individui incappucciati. Mentre il drammatico stambecco, è stato blindato sotto uno strato di perspex per preservare l’integrità dell’opera. Purtroppo, i due eleganti elefanti sono stati vandalizzati con spruzzi di vernice bianca, e lo scuro felino è stato asportato poche ore dopo la sua comparsa, tra la disapprovazione dei curiosi accorsi per ammirarlo. In quest’ultima circostanza, gli operai incaricati della rimozione hanno rivelato di essere stati incaricati da un’impresa edile per motivi di sicurezza.

Nondimeno, lo zoo di Banksy continua a popolarsi, ogni giorno con nuovi ospiti, offrendo agli abitanti di Londra e ai suoi visitatori, una nuova visione della città, un’esperienza artistica e culturale unica, nonché una finestra sull’arte contemporanea che supera i confini convenzionali di uno spazio di esposizione tradizionale. E non ci resta che chiederci, quale sarà il prossimo animale a fare capolino dalla matita di Banksy?

L’avventura continua e – nel bene e nel male – la strada si conferma la migliore galleria d’arte a cielo aperto. Con Banksy, l’arte non è mai stata così viva e così vicina a noi. E non può che affascinare lo sguardo e la mente, sorprendere l’immaginazione e celebrare l’anima intensamente creativa e sfaccettata dell’artista. Un invito, questo, a guardare oltre l’ovvio e a cercare la bellezza anche laddove meno ci si aspetta di trovarla. E magari, a diventare noi stessi co-protagonisti delle storie che l’arte ci racconta. Come in un grande, straordinario zoo in cui l’umanità e la natura si danno appuntamento per fare arte di strada sotto lo sguardo complice della città.

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