Street Art: un nuovo murales di Zed1 a Torino contro la povertà

Quella di Zed1 è la prima di 17 opere che a Torino rappresenteranno i 17 obiettivi di sostenibilità dell’Onu.

“Una conversazione importante sta avvenendo nei nostri spazi urbani, e non è necessario acquistare un biglietto d’ingresso per prenderne parte”. In questa Torino che si prepara al futuro la frase dell’artista newyorkese Nick Kozak sembra più veritiera che mai. Il progetto “TOward 2030. What are you doing?”, voluto dalla Città e dal Gruppo Lavazza, mira proprio a questo: creare dialogo, a partire da opere di street art, sulle più delicate sfide che il mondo dovrà affrontare nei prossimi anni. E così i 17 Global Goals delle nazioni unite, obiettivi di sostenibilità indicati dall’Onu come traguardi da raggiungere entro il 2030, hanno iniziato a prendere vita sotto forma di murales. A interpretarli e realizzarli tutti e 17 entro il 2019 saranno altrettanti street artist di fama internazionale. 17 opere che, ognuna a modo suo, domanderanno all’osservatore “e tu, cosa stai facendo?”. La prima, NO POVERTY, porta la firma del grande Zed1. 

Courtesy of Zed1

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NO POVERTY è il titolo dell’opera di Zed1, chiamato a realizzare il goal #1. La povertà può presentarsi sotto molte forme ed avere differenti cause scatenanti come le guerre, la fame, l’accesso limitato ad un’istruzione adeguata, le condizioni sociali o culturali, la discriminazione o la mancanza di partecipazione nei processi decisionali. Oggi oltre 800 milioni di persone nel mondo vivono in condizioni di povertà estrema, e nel corso del 2014 oltre 40.000 persone ogni giorno hanno dovuto abbandonare la propria casa per fuggire a conflitti.

Courtesy of Zed1

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Un sole splendente filtra fra le male nuvole che portano guerre, fame, sfruttamento, inquinamento, corruzione e malattie; illumina un portafoglio ricolmo di terra, dove affiora un rigoglioso bocciolo dal quale emerge un personaggio che porta con sé una moneta, una casa e del pane, al contrario delle zone in ombra dove i fiori appassiscono in un terreno sterile. Nelle nuvole sono rappresentate da sinistra verso destra: la corruzione in veste di un uomo con passamontagna che stringe una valigetta piena di soldi, la mancanza di un’istruzione adeguata sotto forma di un libro rotto, un mitra e del filo spinato che portano guerra e prigionia, la malasanità rappresentata da un cartello cadente della croce rossa, un palazzo diroccato per la mancanza di un’abitazione, un rastrello rotto per la mancanza di mezzi ed un barile di petrolio per l’inquinamento. Le mani che sorreggono il portafoglio sono le stesse che si preoccupano di allontanano le nuvole, poiché solo l’azione consapevole dell’uomo può portare un reale cambiamento di rotta.

Courtesy of Zed1

 

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