L’artista ricrea ambientazioni sognanti, naturali e urbane, indagando sul profondo significato insito nelle piccole cose.
Movimento, luce, assenza: sono queste le parole chiave della fotografia di Tokihiro Satō, artista giapponese con un background da scultore.
I suoi scatti – perlopiù in bianco e nero – rappresentano la poesia delle cose grazie alla loro assenza, un’assenza percepibile nelle tracce impresse sulla pellicola.
Lo stile fotografico che lo caratterizza è unico nel suo genere e prevede l’utilizzo di penne luminose e specchi, necessari per creare giochi di luce sia di notte, grazie a lunghe esposizioni, che di giorno.
Tokihiro Satō si è affermato nel mondo dell’arte nei primi anni ’90, grazie alla serie Photo-Respiration, una delle più note. Le fotografie, realizzate con esposizioni di oltre tre ore, rappresentano paesaggi naturali e strade del centro di Tokyo immerse nel buio, dove linee e sfere di luce popolano l’immagine allontanandosi dal primo piano.
Si potrebbe parlare quindi di fotografia di spirito, dove le forme abitano sia gli spazi pubblici che quelli naturali in modo silenzioso, definito da aure luminescenti.
L’universo poetico rappresentato da Tokihiro Satō evoca quindi delle energie che fondono l’antico con il moderno, la natura con la società tecnologica. Nel progetto Photo-Respiration prende forma il panteismo Shinto, l’adorazione degli oggetti naturali, pratica che, nonostante la dimensione tecnologica della cultura nipponica, persiste.
Altri lavori di Tokihiro Satō, come Gleaning Lights 1 e 2, si discostano dal silenzio delle forme luminose per avvicinarsi al tema dei contrasti, della composizione. Una serie di immagini di bassa qualità viene qui studiata nei minimi dettagli per ricreare un coinvolgimento a 360 gradi, anche grazie alle rifrazioni e al collage.
Il mondo rappresentato dal fotografo giapponese vuole quindi mostrare il riflesso della nostra stessa essenza, un intimo viaggio che parte dalla cultura giapponese e arriva dritta alle nostre più profonde radici umane.
Cover Photo Credits: Scatto tratto da Photo-Respiration, Courtesy Tokihiro Satō