Nello spazio espositivo di Casa De Rodis, a Domodossola, la Collezione Poscio presenta “Lorenzo Peretti: Natura e Mistero”, a cura di Elena Pontiggia. La mostra inaugurerà il 25 maggio nella Sala Falcioni e sarà visitabile fino al 26 ottobre.
Grazie ad un’accurata selezione di circa ottanta opere, questa rassegna è un’occasione per comprendere in profondità la vita e l’arte di Lorenzo Peretti, pittore vigezzino la cui esistenza e opera sono avvolte da un’aura di mistero. Lorenzo Peretti, nato nel 1871 e scomparso nel 1953, è stata una figura particolare nel panorama artistico italiano. Caratterizzato da un marcato misantropismo e descritto dal suo maestro Enrico Cavalli come “un vero artista”, Peretti ha vissuto un’esperienza creativa intensa ma estremamente riservata. La sua scelta di non esporre mai pubblicamente e di non lasciare entrare nessuno nel suo studio ha contribuito a forgiare l’immagine di un uomo profondamente colto, spesso associato alla figura dell’alchimista o dello stregone.
La mostra inizia con gli anni di formazione del pittore alla scuola Rossetti Valentini di Santa Maria Maggiore, dove ha studiato sotto la guida di Enrico Cavalli insieme con compagni come Carlo Fornara. Tra gli esemplari significativi delle sue opere esposte, spiccano il misterioso “Bosco dei Druidi” e vari dipinti divisionisti di rara bellezza, che ritraggono i paesaggi della Val Vigezzo. La mostra si immerge anche nel viaggio di Peretti a Lione, un periodo che ha influenzato notevolmente la sua produzione successiva, visibile in opere come il toccante “Ritratto del padre Bernardino”.
Uno degli aspetti più fascinosi della mostra è dedicato al ritrovato “Testamento filosofico” di Peretti, in cui l’artista ipotizza una fusione tra cristianesimo e teosofia, riflettendo il suo profondo legame con la natura come specchio dell’infinito e una visione teologica dell’esistenza. L’esposizione, oltre a fornire un approfondito sguardo sul percorso artistico di Peretti, presenta anche opere di amici e contemporanei, tra cui Arturo Tosi e Carlo Fornara, creando così un dialogo visivo che contestualizza ulteriormente il lavoro di Peretti nel suo tempo. Accompagnato da un dettagliato catalogo edito da SAGEP, con testi di Elena Pontiggia e Davide Brullo, “Lorenzo Peretti: Natura e Mistero” non è solo una mostra, ma un vero e proprio invito a riscoprire e riflettere su una delle figure più insolite e stimolanti del panorama artistico italiano di fine Ottocento e inizio Novecento. Una visita a questa rassegna non è soltanto un’occasione per ammirare l’arte, ma anche di immergersi in un’epoca e un ambiente culturalmente ricchi e complessi.