I lavori dell’artista contro la censura del governo cinese in mostra in occasione del Festival della Pace.
Si chiama Badiucao l’artista dissidente soprannominato “Chinese Banksy” per la forte dimensione politica delle sue opere, in una continua sfida al governo di Pechino e alla censura. Oggi, l’artista nato e cresciuto a Shanghai, vive in esilio a Melbourne, Australia.
E’ in corso al Museo di Santa Giulia di Brescia la sua mostra La Cina (non) è vicina: BADIUCAO – opere di un artista dissidente, curata da Elettra Stamboulis e visitabile fino a febbraio 2022.
L’esposizione è l’evento di punta del Festival della Pace, organizzato dal Comune e dalla Provincia di Brescia dal 12 al 26 novembre 2021.
Il percorso espositivo esplora tutta l’attività dell’artista, dagli esordi fino ad oggi.
Tra le opere in mostra, è visibile la collezione di poster con cui Baudicao ha tappezzato Miami, contro l’atteggiamento del governo cinese nei confronti dei diritti umani.
I poster, esposti in più di 20 località tra le strade della città statunitense in occasione di Art Basel Miami Beach 2021, si intitolano Olimpiadi di Pechino 2022 e mirano a sensibilizzare la comunità artistica globale sull’imminente evento sportivo, chiedendone il boicottaggio “a causa della mancanza di rispetto del governo cinese per lo stato di diritto, i diritti umani e la libertà” – afferma la Fondazione per i diritti umani con sede a New York, organizzatrice dell’evento.
A ottobre, l’ambasciata cinese in Italia ha chiesto la cancellazione della mostra, ma il sindaco di Brescia Emilio del Bono ha respinto la richiesta.
Cover photo credits: Badiucao, Olimpiadi di Pechino 2022, Art Basel Miami Beach 202, courtesy @badiucao.