Dal 7 novembre al 15 dicembre 2024, il MUDEC di Milano accoglie la mostra dei vincitori e delle vincitrici del Deloitte Photo Grant, prestigioso riconoscimento promosso da Deloitte Italia e sostenuto da Fondazione Deloitte in collaborazione con 24 ORE Cultura. Curata da Denis Curti e dal team di BlackCamera, questa seconda edizione si propone di esplorare, attraverso la fotografia, il tema delle “Possibilities” o possibilità di cambiamento. In un momento storico di profonde trasformazioni, la mostra invita il pubblico a riflettere sul futuro e sulle aperture che il presente offre, offrendo un percorso visivo che guarda al mondo in divenire.
La rassegna include opere della vincitrice o del vincitore dell’edizione 2024, che sarà annunciato a settembre, e ospita anche il lavoro di Fernanda Liberti, fotografa brasiliana di origini siriane, italiane e albanesi. Vincitrice della Open Call 2023, Liberti ha sviluppato il progetto “Dust From Home”, esposto per la prima volta al MUDEC, un’opera che intreccia storia familiare e collettiva in un viaggio nel tempo e nello spazio. Concepito a partire dall’archivio fotografico della sua famiglia, il progetto esplora le tracce migratorie e le identità stratificate che costituiscono l’eredità culturale di Liberti. Attraverso un lavoro di montaggio iconografico, l’artista costruisce un ponte tra il passato e il presente, evocando le connessioni tra memoria, paesaggio e politica territoriale.
“Dust From Home” è un viaggio visivo che si nutre di ricordi intimi e collettivi. Le immagini tratte dall’archivio familiare diventano materiale di un racconto che unisce simbolicamente territori lontani e esperienze condivise di migrazione e integrazione. Liberti recupera e rielabora frammenti del passato con uno sguardo attuale, riflettendo sul senso di appartenenza e sull’identità culturale. Attraverso un abile intreccio di fotografie d’epoca e scatti contemporanei, l’artista costruisce un mosaico che parla della resilienza e delle radici culturali che resistono al passare del tempo, con una sensibilità che unisce politica e poesia.
Oltre a “Dust From Home”, la mostra presenta una sezione dedicata alla nuova generazione di fotografi emergenti. Il percorso espositivo include infatti un’anteprima del progetto della vincitrice o del vincitore dell’Open Call 2024, dedicata a giovani fotografi Under 35. Questa sezione mira a incoraggiare nuove prospettive e a sostenere i talenti che esplorano i temi contemporanei con linguaggi innovativi. L’iniziativa rappresenta un impegno significativo nel supporto alla creatività giovanile e nell’apertura verso un dialogo intergenerazionale.
Fernanda Liberti, nata a Rio de Janeiro nel 1994, è un’artista che lavora tra fotografia e video. Cresciuta in una delle città più caotiche e affascinanti del mondo, sospesa tra la natura incontaminata della foresta pluviale e l’intensa urbanizzazione della metropoli, Liberti esplora nei suoi lavori il rapporto conflittuale e armonioso tra natura e cultura. Questo dualismo si riflette nelle sue opere, che spaziano da paesaggi naturali e scene urbane a rappresentazioni surreali di corpi umani immersi in ambienti in continua trasformazione. Attraverso le sue opere, l’artista approfondisce anche temi di natura postcoloniale, interrogandosi sul ruolo delle persone afrodiscendenti, delle donne e delle comunità LGBTQ+ nel contesto del XXI secolo.
La fotografia di Liberti è un invito alla riflessione sulle esperienze di identità e alterità, di appartenenza e distacco. Nei suoi scatti, la tensione tra ambienti naturali e artificiali diventa metafora delle contraddizioni della società contemporanea. Attraverso un’estetica densa e vibrante, l’artista riesce a tradurre in immagini la complessità dei sentimenti di chi si muove tra culture diverse, creando opere che risuonano per il loro carattere evocativo e intimista.
Il Photo Grant di Deloitte rappresenta così una preziosa opportunità per celebrare la fotografia come strumento di indagine e trasformazione. Con il tema “Possibilities”, la mostra al MUDEC diventa un laboratorio visivo che invita a immaginare il futuro, esplorando le trasformazioni sociali, culturali e politiche del nostro tempo. Tra storia personale e sfide globali, le opere in mostra rappresentano una riflessione visiva sul cambiamento, ponendo domande su cosa significhi abitare il mondo contemporaneo con uno sguardo aperto e consapevole