Fino all’11 gennaio 2025 BUILDINGBOX ospita FAVENTIA, Ceramica italiana contemporanea, un progetto curato da Roberto Lacarbonara e Gaspare Luigi Marcone. La rassegna coinvolge dodici artisti italiani, invitati a esporre sculture e installazioni in ceramica, celebrando la tradizione ceramica della città di Faenza, famosa per il suo contributo artistico e produttivo nel settore. Questo progetto non solo rende omaggio alla tradizione secolare della ceramica faentina, ma anche al territorio segnato dall’alluvione del maggio 2023. La mostra, con cadenza mensile, presenta le opere il 12 di ogni mese.
Da ieri, 12 luglio, e fino all’11 settembre, il settimo e l’ottavo appuntamento del progetto vedono protagonisti Gianluca Brando e Andreas Zampella. Gianluca Brando, nato a Maratea nel 1990, presenta Terra-spiovente (2024), un’opera ispirata alle immagini degli edifici sommersi dall’alluvione di Faenza. Brando riflette sull’idea di “dimora” partendo dalla tegola, un elemento architettonico tradizionalmente realizzato in argilla. Ha costruito un monumento-catasta che evoca un’architettura sia utopica che distopica, presentando la tegola capovolta come una culla, tomba, vasca o vaso, con un’appendice a forma di conchiglia. La forma spiraliforme della conchiglia simboleggia l’eterna metamorfosi e il fluire del tempo.
Andreas Zampella, nato a Salerno nel 1989, alterna pittura, scultura e installazione, spesso compenetrando i generi artistici. Nella sua opera Paesaggio d’argilla (2024), utilizza l’argilla come pigmento, scolpendo e modellando la superficie della tela con luci e ombre. L’opera raffigura elementi domestici come indumenti, vasi e piante in una metamorfosi continua, creando uno scenario lacustre e acquatico con una tragica ironia. Questi frammenti sinuosi scompongono e ricompongono una natura morta sui generis, una natura silente che è stata vita e che ricerca vita nel suo farsi quotidiano.