CHEAP lancia un nuovo progetto: il cimiteriale ICONS, una call for posters dedicata a icone defunte. Prima lapide da esplorare: David Bowie
I POSTER D’ARTE
ICONS è il nuovo progetto obituale di CHEAP: una call for posters dedicata a icone decedute, uno spazio dove sfogare la diffusa monossessione dei coccodrilli, il fanatismo rivolto ai defunti, il feticismo per i lutti di massa.
ICONS è un gioco: le uniche regole sono che l’icona scelta di volta in volta sia defunta e che i ritratti siano inediti. Uno sfogatoio mortuario collettivo, elaborato con sarcasmo, venerazione, black humor, totale mancanza di realismo: ognunə farà le proprie condoglianze nel modo che ritiene più opportuno.
LA PRIMA EDIZIONE DEL PROGETTO
La prima edizione di ICONS è dedicata a un nostro lutto tuttora irrisolto: Sua Maestà, David Bowie. Con più di 50 anni di onorato servizio, Bowie ha incarnato una galassia di identità, definendo stili e attraversando generi, performando immaginari che hanno stravolto i paradigmi esistenti: Starman, Duca Bianco, talento pop, icona glam, suicida rock’n’roll, Re dei Goblin, eroe per un giorno, vampiro, uomo caduto sulla Terra, Ziggy, agente Jeffries, Lazarus, principiante assoluto.
“Se il lutto è davvero il prodotto di rappresentazioni collettive, ci interessa provare a testarle nel formato del manifesto nello spazio pubblico della città: lo vogliamo fare a partire da una delle ossessioni che ci incuriosiscono, quella per la morte di icone della musica, del cinema, dello spettacolo. – dicono da CHEAP – Esistono siti aggiornati in tempo reale per informare il pubblico su quali personaggi famosi sono morti nelle ultime 24 ore, così che sui social network possa consumarsi il lutto di massa, un corteo di prefiche romane in versione digitale, un kaddish consumato a colpi di clickbait. Pensiamo che questa monomania, che si colloca tra il disturbante e il seducente, meriti la nostra attenzione: per vederla tradotta dai linguaggi visivi contemporanei in poster, lanciamo la prima edizione di ICONS, dedicata ad un’icona assoluta, David Bowie.”
238 applications provenienti da 19 paesi, e tra questi 54 manifesti selezionati che, come consuetudine, sono installati, da metà marzo e per tutto il mese di aprile, per le strade di Bologna, celebrando così un divertissement dall’umorismo provocatoriamente macabro e dedito all’impermanenza.
CALL PER ARTISTI
ICONS è uno degli spazi di partecipazione lanciati da CHEAP, che vedranno come momento apicale la CALL for ARTISTS 2023, “AGITATEVI”: www.cheapfestival.it/call-for-artist-edizione-2023/ – l’invito annuale a contaminare lo spazio pubblico rivolto a artistə che utilizzano linguaggi visivi contemporanei, che quest’anno abbraccia l’idea che serva agitazione anche per ridefinire i paradigmi della rappresentazione nello spazio pubblico, per ricontrattare il diritto alle città ed ad un’idea meno meschina di cittadinanza.
CHE COS’È CHEEP STREET POSTER ART
CHEAP street poster art è un progetto di arte pubblica, un collettivo, uno sguardo non obiettivo. Nata a Bologna nel 2013 dall’intesa creativa e dalla determinazione di 6 donne, ha esordito come festival di street poster art, esperienza che ha ripetuto per cinque edizioni prima di cambiare format e scegliere di diventare un laboratorio permanente e mutare così in un’esperienza più fluida, situazionista e tagliente.
CHEAP ha lavorato sul paesaggio urbano di Bologna con street artist internazionali come 2501, Stikki Peaches, Hyuro, MissMe, MP5; ha organizzato nello spazio pubblico la prima azione in Italia delle Guerrilla Girls; ha accompagnato il progetto Referendum di Tania Bruguera; ha curato il progetto femminista di arte pubblica La lotta è FICA; organizza dal 2013 una Call For Artists annuale che chiama a raccolta creativi internazionali di ogni disciplina visiva in un poster contest che vede i manifesti selezionati affissi nelle strade della città.
CHEAP agisce per una riappropriazione dello spazio pubblico e lo fa infestando i muri di poster, ridefinendo nuovi linguaggi visivi contemporanei, generando inaspettati dialoghi con chi attraversa e abita l’ambiente urbano. Dove la città oppone barriere sulla base del genere della classe e della razza, CHEAP pratica un conflitto simbolico facendo dell’arte pubblica (anche) un luogo di lotta.
I progetti di CHEAP sono usciti dalle mura di Bologna per arrivare a Roma, Padova, Parma e Modena. Oltre alle affissioni di poster, CHEAP firma progetti creativi e installazioni, oltre ad essere presente nelle Accademie d’Arte e nelle Università Italiane con workshop e lecture.