Fondazione Imago Mundi presenta da mercoledì 5 aprile a domenica 17 settembre 2023 presso la sede espositiva Gallerie delle Prigioni a Treviso la mostra “La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata”.
La mostra presenta opere di 14 artisti: Francesco Arena, Terry Atkinson, Massimo Bartolini, Eteri Chkadua, Maxim Dondyuk, Harun Farocki, Leon Golub, Alfredo Jaar, Mario Merz, Richard Mosse, Pedro Reyes, Martha Rosler, Sim Chi Yin, Ran Slavin. La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata, attraverso la selezione dei lavori degli artisti, invita a osservare i conflitti apparentemente conclusi del nostro tempo e della storia passata e a riflettere sulla profonda differenza che intercorre tra il semplice chiudersi o stallo della fase armata di un conflitto e l’instaurarsi di una vera e propria condizione di pace.
Quando una guerra finisce inizia – in genere lontano dall’attenzione mediatica – un tempo lungo che non sempre trova compimento in una pace reale e durevole. In tempi recenti lo si è visto accadere ad esempio in Iraq e in Congo, dove oggi si riaccendono tensioni dopo decenni. Dal momento in cui gli Stati Uniti hanno deciso di “terminare la guerra”, le violenze in Afghanistan sono forse cessate?
Le guerre quindi terminano, ma quando inizia la pace? Fondazione Imago Mundi propone ai visitatori della mostra trevigiana di cercare possibili risposte attraverso un percorso espositivo esperienziale che crea un cortocircuito tra tre differenti modalità di interpretare questo difficilissimo tema: un percorso nella storia dell’arte si intreccia con opere che si esprimono nei linguaggi artistici più contemporanei e con scatti fotografici di esplicito carattere documentario.
In tutti i lavori selezionati da Fondazione Imago Mundi risuona appieno la drammaticità di una situazione di pace iniziata, ma non davvero compiuta.
Per approfondire i temi trattati dalla mostra è previsto un ricco calendario di appuntamenti e di incontri con esperti di geopolitica, studiosi, rappresentanti della società civile.
Immagine di copertina: Richard Mosse, Dead Leaves and the Dirty Ground II, 2011, stampa cromogenica digitale. Courtesy dell’artista, carlier | gebauer (Berlin/Madrid) e Jack Shainman Gallery (New York)