Luci della città industriale, i fiori luminosi di Franz Cerami a Napoli

Franz Cerami fa luce su Bagnoli. E lo fa alla sua maniera, con graffiti digitali e videomapping che ridanno vita a uno dei massimi esempi di archeologia industriale in Italia. Bagnoli è un quartiere periferico di Napoli, affacciato sul mare, dove sorse nel 1905 uno stabilimento siderurgico dalle dimensioni imponenti, su una superficie inizialmente di 120 ettari, estesasi a 2 chilometri quadrati nel 1977, all’apice di una crescita smisurata. Questo complesso industriale, ex Ilva poi Italsider, è stato dismesso nel 1992 e tutta la vasta area è in attesa di recupero e riqualificazione.

Altra luce, ma distruttiva e non rigenerativa, fu quella che determinarono le fiamme nella notte tra il 3 e il 4 marzo 2013 sempre nell’area industriale dismessa di Bagnoli. Bruciò il noto polo museale “Città della Scienza” divorato dal fuoco per cause tutt’oggi non ancora chiare. Dopo pochi mesi, il 7 novembre 2013, il museo riaprì in capannoni temporanei con la mostra “Futuro Remoto 2013”, le radici di un solido progetto di rigenerazione urbana dell’area industriale. È così che l’arte e la scienza assunsero ancora una volta un ruolo di primo piano, ergendosi a strumento per raccontare il processo di trasformazione, sia fisica che simbolica, di luoghi segnati dall’abbandono, ma ricchi di potenzialità.

Da giovedì 12 settembre 2024 è stato posto un altro importante tassello nel percorso di riqualificazione culturale e urbanistica del quartiere. Nell’ex fabbrica dell’Italsider è stato inaugurato l’intervento digitale di arte pubblica “Lighting Flowers Bagnoli” dell’artista napoletano Franz Cerami. L’iniziativa è stata promossa dal commissario straordinario Gaetano Manfredi, in collaborazione con Invitalia, per dare nuova vita a strutture dismesse come l’acciaieria, l’altoforno o la torre di spegnimento, stimolando la comunità locale a una riflessione collettiva con l’aiuto dei colori, della luce e della creatività.

Otto maxi-installazioni virtuali raffiguranti fiori e figure simboliche illumineranno le ex strutture industriali fino al 12 novembre. Ogni giovedì, venerdì e sabato, previa prenotazione gratuita, è prevista una visita ai graffiti digitali e ai videomapping di Franz Cerami su dei grandi bus scoperti del City Sightseeing Napoli. Ad accompagnare il pubblico nel viaggio le musiche originali di Michele Chiavarini.

“Lighting Flowers Bagnoli” è una delle tappe che compongono un progetto più ampio di arte pubblica dell’artista Franz Cerami, con una particolare attenzione verso le aree periferiche e industriali. Le installazioni luminose sono già state realizzate in diverse città del mondo, come Roma, Berlino, Londra, Parigi e San Paolo. Dopo Bagnoli, il progetto continuerà a Shangai, Tokyo e New York.

Tante metropoli, ma Franz Cerami ama la sua Napoli. Questo artista dalla stazza imponente, un omone di poco più di 60 anni, diventa quasi un bambino quando, con emozione, racconta il suo intervento sull’archeologia industriale di Bagnoli. Lui è un grande innovatore, un anticipatore della cultura artistica digitale, ma è anche un eterno fanciullo, incantato dalle favole e dai miti. Fu così per Castel dell’Ovo quando nel 2020 con le sue video-installazioni narrò della sirena Partenope e di San Gennaro, dell’uovo di Virgilio e della magia, e sempre del fuoco.

Le immagini di Franz Cerami proiettate sulle architetture dismesse del polo siderurgico hanno ritmo e intensità. I colori primari, le composizioni geometriche, i fiori e le figure si susseguono vorticosamente nel buio della notte napoletana. Sembra quasi di vedere e sentire il movimento sonoro del mare che accarezza la riva di Bagnoli, fino a Nisida. Queste cattedrali di una tecnologia che fu per molti anni il sogno industriale partenopeo si animano scosse da una danza vorticosa, il cui supporto musicale è essenziale.

Napoli balla con tutto il suo cuore, con tutta l’anima, quella più “verace”. La periferia si illumina di una luce immaginifica, ammaliante, i corpi di fabbrica si riprendono la vita perduta. Questa nuova luce in periferia è l’annuncio di una trasfigurazione prossima a venire. A dirla con Cerami, è la luce giusta, perché le periferie molto spesso sono poco o troppo illuminate. L’arte viene in aiuto alla riqualificazione urbanistica, anticipandola e accendendo la luce nella notte industriale.

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