Tra Pop e Street art lo “Scenic Space” di David Pompili

La mostra “Scenic Space” di David Pompili, allestita presso Casa Menotti a Spoleto, all’interno della sessantasettesima edizione del Festival dei due Mondi offre una riflessione affascinante e complessa sulla contemporaneità. Curata da Matteo Pacini, l’esposizione presenta una serie di opere che incarnano l’essenza della ricerca artistica di Pompili, incentrata sulla rielaborazione di immagini e temi emblematici della nostra società. Il progetto sarà inaugurato il 28 giugno alle ore 11 e sarà visibile fino al 14 luglio.

David Pompili utilizza il collage, la pittura, lo stencil e la grafica per creare opere che rappresentano vere e proprie allegorie metaforiche. Il suo processo creativo attinge dal vasto serbatoio del trash televisivo, della pubblicità, della cronaca, della politica, della storia e dell’iconografia di repertorio ​(CS – SCENIC SPACE – DAV…)​. Pompili assimila, decompone e ricompone queste immagini, restituendole in forme nuove e provocatorie, che sfidano lo spettatore a riflettere sugli effetti del bombardamento mediatico cui siamo quotidianamente esposti.

David Pompili Scenic Space IV mixed media

Come scrive il curatore Matteo Pacini L’ispirazione di David Pompili proviene dalla moltitudine di movimenti artistici che spaziano tra la Pop e la Street art, passando per il graffitismo, il muralismo e i codici espressivi urbani affermatisi negli ultimi decenni del secolo scorso. Pompili, con tenacia e coerenza, elabora nel tempo uno stile solido e riconoscibile, i cui risultati sono opere che appagano per forma e contenuti che difficilmente lasciano indifferenti lo spettatore.”

Questa amalgama di influenze è evidente nelle opere esposte, che mostrano un’incredibile coerenza stilistica e una profondità concettuale che risuona con forza nel contesto contemporaneo.

Tra le opere esposte nella mostra “Scenic Space”, troviamo una serie di lavori di medie dimensioni realizzati con tecniche miste. Titoli come “Scenic Space II”, “Scenic Space III-IV-V-VI-VII-VIII”, “Scenic Space IX” e “Scenic Space X” testimoniano la continuità tematica e stilistica dell’artista ​(CS – SCENIC SPACE – DAV…)​. Ogni pezzo sembra esplorare un diverso aspetto della realtà contemporanea, attraverso un linguaggio visivo che mescola elementi riconoscibili con reinterpretazioni innovative e talvolta irriverenti.

<em>David Pompili Scenic Space V mixed media<em>

Il classico rosone, simbolo architettonico ricorrente, è utilizzato da Pompili per tracciare un ponte tra il passato e il presente. Questo elemento diventa il fulcro attraverso cui l’artista ripercorre la storia del Festival dei Due Mondi e del suo fondatore, Gian Carlo Menotti, reinterpretandoli in chiave pop e contemporanea ​(CS – SCENIC SPACE – DAV…)​. La capacità di Pompili di mescolare frammenti storici con scenari contemporanei crea una tensione dinamica nelle sue opere, che sono al contempo nostalgiche e avanguardistiche.

David Pompili <em>Scenic Space II mixed media<em>

I lavori di David Pompili, con la loro forza visiva e concettuale, invitano a una continua meditazione sugli effetti della modernità e del bombardamento mediatico. Senza offrire risposte facili, l’artista sfida chi osserva a confrontarsi con le complessità e le contraddizioni del nostro tempo.

In definitiva, “Scenic Space” si presenta come una tappa importante nel percorso artistico di David Pompili, un’esplorazione audace e critica delle immagini e dei simboli che definiscono la nostra epoca.

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