“Visual Transcendence”, all’ADI Design Museum di Milano un evento su AI, design e architettura

Ieri, presso l’ADI Design Museum di Milano, si è svolto un evento intitolato “Visual Transcendence”, che ha esplorato il ruolo rivoluzionario dell’intelligenza artificiale (IA) nel design e nell’architettura del futuro. All’incontro hanno partecipato esperti di spicco come Mattia Carretti, Fondatore e Direttore di fuse* Multidisciplinary Art Studio, Mauro Martino, Scienziato e Artista, Fondatore e Direttore del Visual Artificial Intelligence Lab presso IBM Research, e Arturo Tedeschi, Architetto e Computational Designer. Moderato dalla giornalista Laura Traldi, il dibattito ha evidenziato come l’IA, combinata con tecnologie robotiche avanzate e materiali intelligenti, stia trasformando il panorama del design.

La discussione ha messo in luce il potenziale dell’IA come strumento a supporto della creatività dei designer e delle architetture del futuro. L’integrazione di queste tecnologie permette di sviluppare soluzioni di design sostenibile che armonizzano l’intelligenza naturale e artificiale, riducendo le preoccupazioni legate a un possibile conflitto tra uomo e macchina. Il design umanistico emerge come un ponte tra passato e futuro, favorendo una convivenza armoniosa tra tecnologia e umanità.

Mauro Martino ha illustrato le potenzialità del suo Visual Artificial Intelligence Lab, dove l’IA è vista non solo come uno strumento, ma come un vero collaboratore creativo. Ha spiegato che il suo lavoro artistico è unico perché allena l’IA con un dataset personale, senza utilizzare creazioni di altri, affrontando così la delicata questione del copyright. Questo processo, ha sottolineato Martino, è costoso sia in termini di tempo che di risorse economiche e non è accessibile a tutti gli artisti.

Mattia Carretti ha condiviso l’esperienza del fuse* Multidisciplinary Art Studio, dove arte e tecnologia si fondono per creare installazioni immersive. Ha presentato il progetto “Onirica”, nato in collaborazione con il Laboratorio di psicofisiologia del sonno e del sogno dell’Università di Bologna, che esplora la creatività e l’attività mentale durante il sonno. Utilizzando dati dei sogni, fuse* ha analizzato e creato visualizzazioni attraverso l’IA, trasformando queste esperienze oniriche in cortometraggi che permettono allo spettatore di “camminare” attraverso i sogni in un viaggio audiovisivo.

Arturo Tedeschi ha mostrato esempi di progetti architettonici, tra cui l’esperienza del palco per il tour di Illenium, dove l’uso della computational design e dell’IA ha permesso di superare i limiti tradizionali della progettazione. Tedeschi ha evidenziato come le sue “architetture impossibili” debbano poi trovare riscontro nella realtà e nelle leggi costruttive, confermando che l’intervento umano è sempre fondamentale per rendere realizzabili tali progetti innovativi e sostenibili.

Questi approfondimenti hanno offerto al pubblico una visione concreta e affascinante di come l’IA possa supportare e amplificare la creatività dei designer, proponendo un futuro dove tecnologia e umanità coesistono armoniosamente.

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