L’istituzione romana vuole ampliare i suoi spazi dedicati all’arte con un approccio volto a rigenerare il quartiere.
A distanza di circa 10 anni dalla sua inaugurazione, il museo dedicato all’arte e architettura italiana Maxxi di Roma ha ideato un progetto finalizzato all’ampliamento degli spazi museali in chiave green.
Il progetto, che prevede un concorso internazionale, si intitola Grande Maxxi ed è stato presentato il 10 febbraio da Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, dalla coordinatrice del progetto Margherita Guccione e dal segretario generale della Fondazione Pietro Barrera, insieme al ministro della Cultura Dario Franceschini, ministro delle Infrastrutture sostenibili e mobilità Enrico Giovannini e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
L’idea dell’istituzione è quella in primo luogo di introdurre i pannelli solari nell’edificio progettato da Zaha Hadid per ridurre le emissioni di gas serra, e successivamente di costruire nuovi aree volte a rigenerare il quartiere Flaminio, come il Maxxi Hub, un nuovo edificio sostenibile e polivalente su due piani, che comprende un centro di ricerca e sviluppo per le collaborazioni tra arte, architettura e scienza, laboratori di conservazione per l’arte contemporanea, spazi di formazione e depositi.
La struttura avrà inoltre un tetto verde che si collegherà alla piazza del museo e a un ulteriore “corridoio verde” chiamato Maxxi Green, che sarà utilizzato per attività all’aperto come installazioni site-specific, festival e laboratori didattici, orti che riforniranno la caffetteria e il ristorante del museo.
Il progetto è supportato da un investimento di 37,5 milioni di euro da parte del ministero della Cultura e del ministero delle Infrastrutture sostenibili e della mobilità, e in un comunicato Melandri ha affermato che “Ora è il momento… di confrontarsi con il ‘nuovo mondo’ che deve nascere dalla crisi ambientale, sociale e sanitaria e di diventare un laboratorio del futuro“.
Cover Photo Credits: Courtesy Photo: Musacchio Ianniello