Dal 23 marzo al 15 settembre 2024 è possibile visitare presso il Museo Novecento di Firenze la mostra Da Modigliani a Morandi, incentrata sulla Collezione Alberto della Ragione.
In occasione dei dieci anni dalla propria inaugurazione, il museo vuole ripercorrere la storia e l’attività collezionistica di Alberto Della Ragione, appassionato d’arte, collezionista e mecenate che negli anni ha raccolto le opere dei più grandi maestri italiani del Novecento. Se originariamente prediligeva nomi già noti del panorama artistico italiano novecentesco, si è poi rivolto ad artisti più giovani, emergenti e dalla carica sperimentale; è proprio questo l’obiettivo della mostra, quello di evidenziare le importanti trasformazioni subite dalla collezione consequenziali al cambio di gusto e pensiero di Della Ragione.
In mostra sono presenti le opere di artisti noti con i quali è entrato in contatto; tra questi spiccano quelli di Carlo Carrà, Renato Guttuso e Amedeo Modigliani.
«Della Ragione seppe soprattutto darci ciò che di più avevamo bisogno: la fiducia e l’amicizia»; Guttuso ricorda con affetto il loro profondo rapporto di amicizia sorretto da ideali condivisi. È nel 1942 che i rapporti tra i due si intensificano quando Guttuso, messo sotto contratto da Della Ragione, diventa il punto di riferimento del gruppo di artisti che ruota intorno al mecenate.
In mostra troviamo diverse opere di Guttuso; tra tutte spicca la Crocifissione, opera che reca scalpore non solo per l’insolita posizione delle tre croci e i colori sgargianti e innaturali, ma soprattutto per la nudità delle pie donne.
Tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta, la collezione Della Ragione vantava di alcuni dei capolavori risalenti al periodo di adesione di Carrà a Valori Plastici, tra metafisica e riscoperta dell’antico, da Giotto a Paolo Uccello. Tra queste opere è presente in esposizione La camera incantata (1917); in essa prevale il mistero degli arcani accostamenti di stampo tipicamente metafisico, conseguente al solido rapporto di amicizia di quel tempo con il pittore De Chirico.
Fiore all’occhiello di questa mostra Autoritratto di Amedeo Modigliani, realizzato nel 1919 e da sempre considerato il testamento dell’artista. In quest’opera, Modigliani sceglie una posa di profilo, inconsueta, che fa risaltare la rotazione del volto emaciato.
Autoritratto entra nella Raccolta di Della Ragione nel 1938; acquistato con notevole sforzo economico, viene rivenduto intorno al 1944, per ottenere le risorse economiche necessarie al finanziamento di giovani artisti emergenti. Nel 1946 il dipinto viene acquistato dall’imprenditore italo-brasiliano Francisco Matarazzo Sobrinho che lo dona all’attuale Museo d’Arte Contemporanea dell’Università di San Paolo del Brasile; per la prima volta da questa data il dipinto ritorna in Italia come protagonista di questa mostra.
La mostra si propone come un’occasione unica per vedere da vicino non solo Autoritratto, ma alcune tra le opere centrali del novecento pittorico italiano.