Sono tanti gli indirizzi unici in Italia dove immergersi in un ambiente ricco di capolavori. Molto più di frequente si può soggiornare e rilassarsi in hotel dove l’arte la fa da padrona. Ambienti di grande fascino, art hotel esclusivi che fanno concorrenza alle gallerie d’arte. L’arte cerca di avvicinare le persone, l’hotel non è più una fortezza per pochi privilegiati, chiunque può entrare per prendere un caffè, vedere un’opera d’arte e godersi la bellezza del posto. Quattro hotel della Capitale dove tutto può accadere…
J.K. Place Roma: architettura e design
È dedicato all’architettura il J.K. Place Roma del resto non poteva essere diversamente visto che è stato ricavato all’interno dell’edificio che un tempo ospitava la scuola di architettura della Capitale, nel quartiere Campo Marzio. È stato concepito come una grande dimora di villeggiatura, dove le opere d’arte contemporanea accuratamente selezionate da Michele Bönan fanno da filo rosso tra i vari ambienti. L’architetto Michele Bönan, noto per i suoi lavori di architettura e interior design di prestigiose residenze e boutique hotel, porta lo stile di vita italiano in ciascuno dei suoi progetti. Non ricerca uno stile preciso, ma piuttosto un’atmosfera, non dimenticando mai l’anima dell’ambientazione, crea il contesto affinché il progetto nasca spontaneamente, utilizzando l’alto artigianato toscano, una garanzia di eccellenza italiana. All’interno l’ambiente è reso più prezioso anche grazie alle grandi fotografie artistiche di Massimo Listri, che, indagando tra architetture, luoghi sacri e magnifiche ville, porta in un viaggio unico attraverso la grande bellezza che l’Italia offre. Massimo Listri è noto soprattutto per le sue immagini su larga scala di spazi interni maestosi e vuoti. Nelle sue fotografie di castelli, case abbandonate, biblioteche, cattedrali e teatri, Listri spesso compone simmetricamente lo spazio per condurre lo sguardo nello spazio pittorico incorniciato. Nelle sue composizioni equilibrate, l’artista cattura un senso di stupore mentre celebra la complessità della grande architettura. Girando tra una camera e l’altra, seguendo i ritratti del famoso fotografo, nei diversi spazi di questo albergo si vive proprio un viaggio nell’arte italiana. Statue e ritratti accolgono nella lobby, vestita con arredi eleganti che ammiccano agli anni Sessanta e Settanta.
Hotel The St. Regis Rome: il meglio del contemporaneo
La Galleria nell’hotel o l’Hotel in galleria? Sta di fatto che l’arte qui è di casa: all’interno dell’hotel The St. Regis Rome trova spazio la Galleria Continua, punto di riferimento per l’arte contemporanea. Ciclicamente l’hotel ospita, tra la Galleria, la lobby e il Lumen Cocktails and Cuisine mostre e talks, eventi, performance, workshop. In questi spazi sono stati presentati lavori di artisti internazionali quali Loris Cecchini, Pascale Marthine Tayou, Sun Yuan & Peng Yu, Hans Op De Beeck, Ai Weiwei, per citarne alcuni. La prossima mostra in programma, che inaugurerà tra pochi giorni, il 26 gennaio, è la personale di Julio Le Parc ospite della galleria fino al 10 marzo. Con “Melodia” l’artista vuole esplorare il significato dello sguardo e del movimento degli spettatori, coinvolgendoli fisicamente attraverso le sue opere mobili, i dipinti e le opere che utilizzano la luce come materiale principale. Julio Le Parc, nato a Mendoza, in Argentina, nel 1928, ha rivoluzionato l’arte cinetica e l’Op Art, oltre a essere un fermo difensore dei diritti umani. Al centro della pratica artistica di Le Parc c’è il desiderio di sperimentare come gli spettatori interagiscono e percepiscono l’arte, ridefinendo così la comprensione dei ruoli dell’artista e dello spettatore. Questo approccio sfida le nozioni tradizionali secondo cui l’arte e ciò che essa rappresenta sono gli elementi più importanti di un’opera. L’intenzione di Le Parc è quella di decostruire queste convenzioni e, attraverso l’uso di luce, specchi e motori, di mettere lo spettatore al centro dell’esperienza. In mostra anche una serie di dipinti intitolati “Modulations”, completati negli anni ‘80. Le Parc ha manifestato la consapevolezza della “discontinuità” degli stili nel suo lavoro, affermando di non essersi mai definito un pittore cinetico, ma che tutto ciò che faceva di nuovo o diverso portava con sé una sorta di memoria di ciò che aveva già fatto. Il movimento costante dell’opera è parte essenziale della sua concezione ed esistenza. L’opera non è un oggetto fisso e stabile, ma un mobile mutevole e imprevedibile che dipende dallo spettatore per raggiungere il suo pieno potenziale.
Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel: pop e antiquariato di qualità
Il Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, ha ricevuto per il quinto anno consecutivo la certificazione Green Key, il marchio internazionale di qualità ambientale promosso dalla Foundation for Environmental Education (FEE), riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile. Questo albergo non è solo ecosostenibile, ma custodisce tesori inestimabili e si trova lungo una delle vie più importanti della storia, la Via Francigena, che da Canterbury porta a Roma. La struttura ospita opere che vanno dal XVI secolo ai maggiori artisti contemporanei, come le tele di Giuseppe Zais, di Frans Snyders, la statua in bronzo Il pastorello e il cane di Berthel Thorvaldsen e le opere di Mario Schifano. Tanti i pezzi pregiati da ammirare, a partire dal trittico di Giambattista Tiepolo, realizzato nel 1742 per Palazzo Sandi, una serie completa di quattro capolavori di Giuseppe Zeis, uno dei paesaggisti veneziani del Settecento più illustri, i cui dipinti sono conservati alla National Gallery di Londra. Le suite e le aree comuni dell’albergo sono arredate con una collezione spettacolare di mobili francesi Luigi XV e Primo Impero, un tempo parte di palazzi reali e storici: tra questi la scrivania appartenuta a Napoleone II. Per gli appassionati di Andy Warhol nella Suite Penthouse sono custodite quattro opere della serie del dollaro, arredata con un design ispirato alle cabine delle barche. E ancora la serie di divani disegnati da Karl Lagerfeld – fotografo e stilista di fama mondiale che ha lavorato con Fendi, Chanel – per la sua casa di Parigi e acquistati all’asta di Sotheby’s a Monte Carlo.
Hotel Capannelle: street art
L’Hotel Capannelle Appia Antica del gruppo Roman Hotels vuole ispirare gli abitanti di questo luogo e gli ospiti che accoglie “alla mobilità, alla libertà e alla felicità” attraverso la street art.E per fare questo ha interpellato il newyorkese Gaia, al secolo Andrew Pisacane, l’artista statunitense, già caposcuola di street art urbana. Il suo nome deriva dalla dea greca della terra e, all’inizio della sua carriera, ha usato immagini di animali per sottolineare il suo forte interesse e la sua sensibilità per la natura portandola nei paesaggi urbani reintroducendola sotto forma di arte. Altro tema delle sue ricerche è la narrazione storica, antropologica e sociale dei contesti in cui realizza le sue opere, realizzando delle sorte di panoramiche descrittive in cui è sinteticamente afferrata l’identità di un territorio e di una comunità. Il personaggio, infatti, che tutti riconoscono, raffigurato nel grande affresco sulla facciata principale dell’hotel è stato crocifisso proprio sulla via Appia ed è considerato un simbolo della lotta per la libertà. È Spartaco raffigurato in due gruppi marmorei, uno che ne celebra la parzialità e uno la deposizione dalla croce, e ancora le catene aperte simbolo di libertà. Nella parete est Spartaco indossa l’elmo tracio, sulla parete ovest un uomo di spalle dirige il suo sguardo verso un cielo azzurro, con lo sfondo di rovine romane e la testa scultorea di Appio Claudio che veglia incompiuta sulle vestigia del suo acquedotto.
Come promesso continuiamo il nostro viaggio negli Art Hotel italiani e chissà, potremmo portarvi anche all’estero…
(la prima puntata della serie Soggiorni d’arte, dedicata agli Art Hotel a Milano, la trovate qua)